La resistenza indigena contro oleodotti e trivelle ha ridotto il 25% delle emissioni di gas serra di Usa e Canada
Il recente rapporto “Indigenous Resistance Against Carbon” di Indigenous Environmental Network (IEN) e Oil Change International (OCI), ha scoperto che, negli ultimi 10 anni, la resistenza guidata dagli indigeni contro 21 progetti di combustibili fossili negli Usa e in Canada ha fermato o ritardato una quantità di emissioni di gas serra equivalenti ad almeno un quarto delle emissioni annue di Usa e Canada.
I ricercatori di IEN e OCI sottolineano che «In questo sforzo, i popoli indigeni hanno sviluppato campagne altamente efficaci che utilizzano un mix di azione diretta non violenta, lobbying politica, multimedia, disinvestimento e altre tattiche per ottenere vittorie nella lotta contro i progetti neoliberisti che cercano di distruggere il nostro mondo attraverso l’estrazione. In questo rapporto, dimostriamo l’impatto tangibile che queste campagne di resistenza indigene hanno avuto nella lotta contro l’espansione dei combustibili fossili in quelli che attualmente vengono chiamati Canada e Stati Uniti d’America. Più specificamente, quantifichiamo le tonnellate di emissioni di anidride carbonica equivalente (CO2e) che sono state bloccate o ritardate nell’ultimo decennio grazie alle azioni coraggiose dei difensori della terra indigena».
E questo nonostante gli attacchi violenti contro gli attivisti indigeni si siano moltiplicati. Negli ultimi anni, le vittorie ottenute contro i progetti attraverso azioni dirette hanno portato più di 35 Stati Usa a promulgare leggi anti-protesta, a incarcerare manifestanti pacifici che reagivano alle violenze di polizia e vigilantes privati delle compagnie petrolifere, migliaia di dollari di multe e persino all’uccisione di noti attivisti.
Il rapporto e l’analisi dei dati di Goldtooth, Alberto Saldamando e Tom Goldtooth di IEN e Kyle Gracey e Collin Rees di OCI, hanno lo scopo di sfatare il mito che i difensori della terra e quelli in prima linea nelle lotte contro i progetti di combustibili fossili non stanno avendo impatto. «La vera speranza del rapporto era quella di dimostrare alla gente che stiamo vincendo e che possiamo vincere e che queste lotte sono collegate tra loro, sono un ecosistema che sta aprendo la strada a un mondo migliore».