La Repubblica Ceca punta alla legalizzazione della cannabis ed altri stupefacenti
Cambiare l’approccio per passare da un atteggiamento repressivo alla riduzione del danno: è questo il principio che guiderà le prossime mosse politiche nella regolamentazione del mercato della cannabis in Repubblica Ceca.
L’annuncio arriva direttamente da Jindřich Vobořil , il coordinatore nazionale delle politiche sulle droghe del Paese, che in un recente comunicato stampa ha illustrato le prossime mosse in fatto di sostanze stupefacenti, che andranno concordate con il governo, per il periodo che andrà dal 2019 al 2027.
Le proposte includono sia il ripensamento dei mercati legali, ma sovra-commercializzati, dell’alcool e del tabacco, sia l’eliminazione dei mercati illegali delle sostanze stupefacenti tramite una “regolamentazione responsabile”.
“Il cieco proibizionismo – sottolinea Vobořil – ha dimostrato di produrre un effetto pallone. Ciò significa che dopo un’ondata di repressione di successo, il problema cresce come un pallone e muta, creando gruppi criminali meglio organizzati, facendo comparire sul mercato droghe più pericolose, causando molti morti, danni molti più gravi e più denaro diretto verso organizzazioni criminali più organizzate. Pertanto, ora è necessario cercare un approccio molto più equilibrato, meno estremo e più basato sull’evidenza”.
La strategia a livello nazionale sarà quella di trovare regolamentazioni stringenti per altre sostanze oltra la cannabis, come MDMA, cocaina ed alcuni oppiacei.
Uno degli strumenti per agire sui mercati di sostanze legali come alcool e tabacco, sarà quello di cambiare la tassazione, riducendo le tasse dirette, per aumentare quelle indirette, come le accise. “Siamo uno dei cinque paesi con il tabacco più economico nell’UE” ha sottolineato spiegando che: “Abbiamo la volontà di fare più soldi per lo stato, perché l’8% delle entrate fiscali proviene solo dal tabacco che è il 3% delle entrate totali”.
“Nella maggior parte dei paesi sviluppati del mondo”, continua a spiegare, “i cambiamenti nella disponibilità e nei prezzi hanno avuto un effetto significativo sia sul tabacco che sull’alcol, sia in termini di uso ridotto che di frequenza di utilizzo. C’è una grande differenza tra bere 10 birre al giorno o due, o 5 shot di superalcolici oppure solo uno o due”.
Il concetto di base applicato in tutte le aree dovrebbe essere basato sul principio di minimizzare i rischi, il cosiddetto approccio della riduzione del danno.
“Come in passato, nella strategia ci concentriamo non solo sulle droghe illegali ma anche su alcol, tabacco e gioco d’azzardo e altre aree. Facciamo tesoro delle migliori pratiche europee, integrando le politiche per le droghe legali e illegali”, ha affermato aggiungendo che: “Mi aspetto che la nuova strategia scateni il dibattito infuocato all’interno dell’amministrazione statale perché siamo ancora incontrando un basso livello di conoscenza e competenza, e quindi un’interpretazione errata di tutte le prove che dimostrano che un mondo libero dalla droga è un’illusione. Ma abbiamo strumenti sufficienti per ridurre al minimo i rischi e i danni, quindi dobbiamo adattare la legislazione, la sua applicazione e ripensare al bilancio del paese”.
Un approccio speciale a questo riguardo dovrebbe essere dedicato alla cannabis. Vobořil conferma che siamo in una situazione in cui molti stanno rendendo la cannabis legale per scopi ricreativi. “In una situazione in cui le grandi industrie multinazionali hanno investito in una merce chiamata cannabis, non è realistico pensare che il cambiamento non si verificherà”.
Se ciò avvenisse sarebbe la Repubblica Ceca sarebbe il primo paese europeo ad inaugurare un nuovo mercato completamente legale in Europa, quello della cannabis ricreativa, che, come è successo in America, potrebbe essere l’inizio di un domino che può portare a cadere, una dopo l’altra, le istanze proibizioniste che ancora resistono nel vecchio continente.
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