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La regina dei 100 metri fuma cannabis e rischia la squalifica alle Olimpiadi

La regina dei 100 metri fuma cannabis e rischia la squalifica alle Olimpiadi
Era la grandissima favorita per la corsa dei 100 metri piani alle Olimpiadi, ma non parteciperà per aver fumato cannabis. Parliamo di Sha’Carri Richardson, la 21enne americana regina dello sprint che, dopo i Trials Usa sin cui aveva trionfato nei 100 metri, è risultata positiva alla cannabis.

L’agenzia americana antidoping (Usada) ha subito comunicato che la Richardson aveva accettato una sanzione di un mese di squalifica, a partire dal 28 giugno e fino al 27 luglio. Tecnicamente, l’atleta avrebbe quindi potuto partecipare ai giochi di Tokyo, ma la sanzione ha cancellato la sua vittoria ai Trials che le avevano garantito la qualificazione olimpica e quindi non potrà essere convocata.

L’atleta ha subito reagito assumendosi la responsabilità delle proprie azioni: “Non giudicatemi perché sono umana”, ha sottolineato spiegando che: “Pochi giorni prima della gara era morta la mia madre biologica. Non sto cercando una scusa o alcuna empatia nel mio caso, ma questa cosa ha avuto effetto molto pesante per me”.

Il tutto accade mentre i quattro principali campionati sportivi statunitensi stanno riducendo le restrizioni e le punizioni allineandosi al trend nazionale. Sebbene l’NHL (National Hockey League) esegua il test per la cannabis, non c’è punizione per i positivi, a dicembre, la MLB (Major League Baseball) ha rimosso la marijuana dalla sua lista di sostanze vietate e ora la tratta come l’alcol. Per quanto riguarda la NFL  (National Football League) sono stati ridotti i test ed eliminate le sospensioni per i positivi. L’unica a essere in ritardo rispetto alle altre tre è l’NBA (National Basketball Association), la cannabis rimane nell’elenco delle sostanze vietate e i giocatori sono soggetti a quattro test casuali durante la stagione regolare anche se, causa Covid, durante l’ultima e la prossima stagione, non testerà i suoi giocatori per la cannabis.

Intanto in Usa, dove si sta parlando moltissimo di questo caso, è intervenuto anche il presidente Biden. “Le regole sono regole”, ha detto rispondendo ai giornalisti durante una convention nel Michigan, “e vanno rispettate. Che poi possano essere cambiate è un altro discorso”.

Attualmente per l’atleta resta aperta una remota chance, ma solo per la staffetta 4×100 ma i fan hanno lanciato una petizione online per chiedere che venga riammessa, superando i pochi giorni le 450mila firme.



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