La prima serra carbon negative per la cannabis: sarà prodotta in UK
La prima serra carbon negative al mondo sarà costruita grazie ad un finanziamento pari a 22,5 milioni di sterline: l’azienda Glass Pharms ha stipulato un accordo con un importante fondo di investimento.
Questo progetto è il più grande investimento infrastrutturale dedicato alla coltivazione della cannabis per uso medico fino ad oggi nel Regno Unito, e denota come il Paese riponga grande fiducia nell’utilizzo futuro a lungo termine della cannabis per questo scopo.
La nuova serra a emissioni zero per la produzione di cannabis
Il progetto prenderà luce nel sud dell’Inghilterra e questa serra avrà una superficie di 2,50 ettari: per il suo funzionamento mutuerà alcuni principi tratti dall’intelligenza artificiale. La struttura prevede l’utilizzo di un impianto di digestione anaerobica in grado di trasformare i rifiuti alimentari in elettricità, dove le acque reflue calde dell’impianto saranno utilizzate sia per il riscaldamento che per il raffreddamento della serra.
E nel comunicato l’azienda ha scritto che si tratta della prima serra che, grazie alla progettazione, sarà carbon negative, toglierà cioè dall’ambiente più CO2 di quella che produrrà.
“Creeremo una catena sicura di approvvigionamento di cannabis medica nel Regno Unito, dando allo stesso tempo un contributo reale agli obiettivi Net Zero del paese” ha dichiarato James Duckenfield, Amministratore Delegato di Glass Pharms. Attualmente infatti quasi tutta la cannabis per uso medico fornita ai pazienti nel Regno Unito è di provenienza estera, mentre Glass Pharms avrà la prima licenza commerciale – concessa dal Ministero dell’Interno – per fornire fiori di cannabis ad alto contenuto di THC a soggetti legittimati, come le case farmaceutiche e le cliniche, garantendone tutti gli standard di qualità richiesti.
“Il risultato sarà un prodotto finale replicabile, il che significa che i pazienti in cura con cannabis nel Regno Unito beneficeranno di un prodotto fresco che soddisfi i loro criteri di qualità con una fornitura prevedibile. Non vediamo l’ora di poter rifornire i nostri clienti nel 2022″ ha affermato Duckenfield.