La prima casa prefabbricata fatta di canapa
La canapa è da sempre conosciuta per le sue molteplici proprietà e per le diverse applicazioni in campo industriale. Uno dei settori che nei prossimi decenni conoscerà uno sviluppo importante è proprio quello edile. Unita alla calce e all’acqua viene utilizzata nella produzione di bio-mattoni, nello strato di riempimento delle pareti, per i tetti e per gli intonaci. Presenta caratteristiche pregiate perché isola gli ambienti (grande capacità di isolamento termico e acustico) pur mantenendoli asciutti e salubri (la calce canapa lascia traspirare l’umidità). Inoltre i materiali edili a base di canapa hanno la capacità di assorbire o, come si dice in gergo tecnico, “sequestrare” CO2 dall’atmosfera, garantendo una filiera produttiva “carbon negative”. È un dato questo da confrontare con l’incidenza stimata dell’edilizia tradizionale che raggiunge il 30%/40% delle emissioni totali di CO2.
La novità è che è stata prodotta la prima casa prefabbricata da Dun Agro, azienda olandese che ha deciso di testare un materiale innovativo composto da fibre di canapa, acqua e colla. Il composto è stato lavorato e pressato per essere utilizzato all’interno dello stampo di sezioni prefabbricate per case. Le sezioni impiegano tre mesi per asciugare ed essere quindi pronte per l’assemblaggio.
Le case prefabbricate sono da tempo conosciute per le loro qualità. Si realizzano in un terzo del tempo rispetto alle tradizionali costruzioni, costano meno, durano più a lungo e sono considerate più resistenti ai terremoti. Se a queste qualità aggiungiamo le caratteristiche sopracitate dei bio composti edili a base di canapa comprendiamo l’importanza che questo settore ricoprirà nel prossimo futuro.
Fonte: canapaindustriale.it