La Nuova Zelanda è il primo paese al mondo a finanziare lo studio sulle microdosi di LSD
Il ministro della salute neozelandese ha approvato uno studio sulle microdosi di LSD, mai realizzato prima. La ricerca, guidata dallo scienziato e sommelier psichedelico Suresh Muthukumaraswamy, mira a determinare se LSD assunto in microdosi può avere effetti positivi sull’umore, sulla creatività e sulla concentrazione dell’individuo.
Sebbene godano di un rinnovato interesse, gli psichedelici sono ancora considerati una sostanza vietata nella maggior parte del mondo. Nonostante gli effetti positivi riscontrati negli ultimi anni nella Silicon Valley legati a una maggiore facoltà di concentrazione sul lavoro conseguente la pratica del microdosaggio, l’illegalità degli psichedelici ha fatto sì che gli studi clinici non abbiano avuto vita facile.
Ora l’Università di Auckland è riuscita a garantire finanziamenti per il primo programma di ricerca approvato dal governo sugli effetti delle microdosi di LSD. Ciò che distingue questo esperimento dai precedenti è che invece di essere supervisionato da un ricercatore, i soggetti del test vengono rimandati a casa con una prescrizione di LSD: ciò che si vuole studiare è l’effetto che le microdosi possono avere sulla vita quotidiana nell’arco della giornata. Le microdosi di LSD hanno dimostrato solo ufficiosamente di portare effetti benefici senza una ripercussione “pericolosa” nella routine quotidiana, quello che si vuole capire è se sia effettivamente così.