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La Nasa paga veramente 18mila dollari per stare due mesi a letto a fumarsi le canne?

bufala cannabis nasaLa notizia in pochi giorni ha fatto il giro del web, in tutto il mondo. La Nasa ha avviato un progetto denominato Rest Studies che prevede di assumere persone che riceveranno 18mila dollari a testa per rimanere 70 giorni sdraiati a letto a fumare cannabis. L’esperimento sarebbe finalizzato a condurre studi sulle reazioni del corpo umano in condizione di prolungata assenza di gravità e scarsa mobilità, in favore delle missioni spaziali.

LA NOTIZIA RIPRESA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. La notizia è apparsa per la prima volta il 25 febbraio scorso sul sito CannaSos.com, generando ad oggi oltre 84mila visualizzazioni di pagina. Ma non solo, l’articolo ha sedotto centinaia di siti online che l’hanno prontamente rilanciata. Non solo piccole testate e blog, ma anche le versioni online di quotidiani di tiratura nazionale. Solo in Italia, per fare un esempio, la notizia è stata ripubblicata da Il Giornale, e fino a qui ci sorprende il giusto, e addirittura dall’Huffington Post, testata che si autodefinisce d’inchiesta e attenta al giornalismo di qualità. Ma la notizia ripubblicata con tanta enfasi, è stata verificata dalle testate che l’hanno rilanciata? E soprattutto, si tratta di una notizia vera?

UNA BUFALA COLOSSALE NON VERIFICATA. La notizia, vera, dalla quale quelli di CannaSos.com sono partiti è questa: è esistito un progetto della Nasa che effettivamente pagava 18mila dollari a volontari che fossero rimasti 70 giorni a letto (a questo link la notizia reale dell’esperimento). Però il progetto in questione si è tenuto nel 2014 e non è in corso. Ma soprattutto nel progetto della Nasa la cannabis non è menzionata in nessun punto. I volontari dovevano rimanere a letto, ma senza doversi sfondare di canne come ripubblicato dai media di tutto il mondo. In pratica i redattori di CannaSos hanno preso un vecchio progetto della Nasa, fatto finta che fosse nuovo e inventato di sana pianta il particolare secondo cui i volontari avrebbero dovuto fumare cannabis durante l’esperimento.

CHI È CANNASOS E PERCHÉ SI INVENTA LE NOTIZIE.
Questa è una domanda interessante. Perché CannaSos.com non è solo l’ennesimo sito che pubblica bufale più o meno verosimili per fare click e intascare qualche soldo dai banner pubblicitari, ma è un sito di e-commerce di semi e prodotti a base di canapa. Uno dei tanti nuovi attori commerciali che puntano a fare soldi, evidentemente senza scrupoli, nel fiorente mercato della cannabis legale che si sta aprendo negli Stati Uniti. In particolare la sezione notizie del sito è un pullulare di articoli infondati e ingigantiti, i quali servono all’evidente scopo di portare utenti interessati alle notizie sulla cannabis sul loro sito nella speranza che alcuni di essi poi comprino i loro prodotti.

GIORNALISMO COPIA-INCOLLA E RICERCA DEI CLICK. Ci troviamo quindi di fronte non solo a una delle tante bufale che affollano il web, ma ad un disegno premeditato, che usa le notizie false per alimentare il proprio business. Evidentemente puntando tutto sulla mancanza di deontologia professionale che ormai colpisce la gran parte delle redazioni giornalistiche, anche di testate che si è soliti pensare autorevoli. Un caso molto simile a quello che vi smascherammo tempo fa sulla cannabis che cura il virus Ebola. Sarebbero bastate poche verifiche per smontare del tutto la notizia, ma evidentemente la voglia di fare facili visualizzazioni con il copia-incolla è una tentazione troppo forte per una fetta sempre maggiore di testate online.



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