La mobilità pulita e sostenibile delle auto a idrogeno
La mobilità a idrogeno è una prospettiva allettante per molti Paesi, come il Giappone e gli Stati Uniti. Tra gli Stati europei che hanno predisposto piani per questo passaggio chiave c’è anche l’Italia, che mira ad ottenere i finanziamenti stanziati in base alla Direttiva 2014/94/UE, relativa alla realizzazione delle infrastrutture.
L’iter è, però, molto complesso, per poter accedere, infatti, ai predetti finanziamenti, è opportuno predisporre il Piano Nazionale di attuazione della normativa in tempi utili. Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha predisposto un Piano di ampio respiro che prevede interventi su larga scala in un arco temporale che si snoda in tre fasi e prevede interventi di avvio e consolidamento della mobilità ad idrogeno, fino al 2050. I primi interventi dovrebbero concretizzarsi nella realizzazione delle infrastrutture di base per consentire l’alimentazione e il rifornimento dei veicoli ad idrogeno.
In base a quanto previsto dal Piano, l’attuazione degli interventi dovrebbe favorire la diffusione di autobus e di autoveicoli a idrogeno, in modo da incrementare il traffico e favorire la proliferazione di distributori sul territorio nazionale. Si prevede che nel 2050 le vetture a idrogeno circolanti dovrebbero ammontare a circa 10 milioni.
L’idrogeno dovrebbe, in definitiva, segnare concretamente il passaggio definitivo all’energia pulita e rigenerante per le nostre città strette nella morsa dell’inquinamento.