La mappa dei paesi dove è più pericoloso e sicuro viaggiare
C’è una differenza sostanziale tra il rischio reale e quello percepito: gran parte di questo viene filtrato dalla lettura che le varie aziende di comunicazione e informazione ci riportano di un fatto accaduto.
Un interessante studio condotto dalla Ipsos MORI ci rivela come sia cambiata la percezione dei rischi per i viaggiatori d’affari e quali strategie hanno messo in atto le aziende a livello di organizzazione e investimenti. Lo studio è stato condotto lo scorso Ottobre e ha coinvolto più di 1000 decision-maker aziendali in 75 Paesi, per un totale di più di 500mila viaggiatori internazionali.
Il risultato è la prima mappa interattiva realizzata dalla azienda assicurativa International SOS che riporta, attraverso una facile legenda a colori, dal verde al rosso scuro, per ogni Stato i diversi livelli reali di sicurezza stradale, viaggio e sanità, consultabili grazie al menù a tendina in alto a destra.
I Paesi più sicuri per viaggiare risultano Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, Lussemburgo, Svizzera e Slovenia insieme a Groenlandia e Islanda. I livelli massimi di pericolosità si registrano invece nella zona centro nord africana, Libia, Sud Sudan e Somalia per citarne alcuni, mentre nell’area araba tra gli altri riportiamo Siria, Iraq, Yemen e Afghanistan.
Il 72% degli intervistati hanno la sensazione che il rischio dei viaggi internazionali sia aumentato e il 57% prospettano un 2017 ancora più pericoloso. La stragrande maggioranza delle aziende si è vista costretta a modificare gli itinerari dei dipendenti a causa della situazione sanitaria e di sicurezza degli Stati o delle aree in cui avevano relazioni commerciali. Le maggiori cause di queste modifiche sono state per il 51% dettate dagli attacchi terroristici, il 36% per il livello di rischio del paese e col 31% la paura dei disordini civili.
D’altronde anche la paura di volare è superiore a quella di utilizzo dei treni o delle automobili. Statisticamente in proporzione ai km percorsi l’aereo risulta essere 12 volte più sicuro del mezzo su rotaia e ben 60 volte quello della nostra automobile.
Il consiglio è dunque quello di informarsi nelle piattaforme dedicate sui rischi reali delle zone che vorrete visitare o in cui dovrete recarvi per lavoro, senza affidarsi all’articoletto della rivista gratuita o al servizio di 1 minuto del telegiornale.