La legalizzazione secondo il Lussemburgo
Un gruppo di lavoro nominato dal governo lussemburghese ha pubblicato le sue proposte per il progetto pilota di legalizzazione in un documento
Il Lussemburgo torna a parlare di cannabis e legalizzazione a partire da un recente documento intitolato “Dispositivo sperimentale per l’accesso legale alla cannabis per scopi non medici” che delinea come il governo abbia intenzione di portare avanti la legalizzazione della cannabis.
Il documento è stato scritto grazie al lavoro di diversi ministeri del governo ed è stato successivamente sottoposto alla revisione di 4 esperti internazionali, Henri Bergeron, direttore della ricerca presso il CNRS, Rebecca Jesseman, direttore delle politiche presso il Canadian Centre on Substance Use and Addiction, Tomas Zabransky, epidemiologo ceco, e Steve Rolles, analista politico presso la Transform Drug Policy Foundation.
Come si può leggere nell’introduzione una delle principali raccomandazioni è “che l’accesso alla cannabis per scopi non medici sia regolato da un progetto pilota rigoroso e robusto, adattato alle esigenze specifiche del Lussemburgo”.
LUSSEMBURGO: LA LEGALIZZAZIONE IN DUE FASI
La prima fase del progetto prevede l’implementazione della legge sull’autoproduzione di cannabis, annunciata anni fa, per consentire la coltivazione di un massimo di 4 piante di cannabis per famiglia per uso personale. Il consumo di cannabis nei luoghi pubblici rimarrà vietato.
La seconda fase prevede invece l’inizio della produzione nazionale di cannabis con la creazione di diversi punti vendita. Un piano che prende spunto dalla nuova proposta fatta in Germania, dove, prima della legalizzazione completa, prevedono il passaggio dell’autoproduzione e dei Canabis Social Club, esclusi invece dal progetto lussemburghese.
PUNTI VENDITA, ACQUISTI REGOLAMENTATI, SOGLIA MENSILE E PREZZI
Ad ogni modo il Lussemburgo progetta “una catena nazionale di produzione e vendita” che sarà regolata e controllata dallo Stato. Due licenze di produzione nazionale dovrebbero rifornire 14 punti vendita pubblici che offrirebbero fiori e resine di cannabis contenenti diversi rapporti THC/CBD. Questi stabilimenti saranno distribuiti nei cantoni in base alla popolazione residente.
L’acquisto di cannabis sarà possibile solo per i residenti e saranno previste sanzioni per “la rivendita e la condivisione di cannabis non medicinale, a beneficio di minori o non residenti”.
Inoltre “si raccomanda che la soglia massima mensile sia di 30 grammi di cannabis essiccata per cliente” e attraverso un sistema informatico comune a tutti gli stabilimenti sarà garantito che “non venga superata la quantità massima giornaliera per cliente di 5 grammi per acquisto”.
Per quanto riguarda i prezzi, il sistema prevede che lo Stato – fornitore esclusivo – stabilisca i prezzi comprensivi di imballaggio e trasporto sicuro fino ai punti vendita.
Sul mercato illegale lussemburghese, secondo le autorità, la cannabis viene venduta a un prezzo medio di 9,50 euro al grammo: “L’obiettivo è quello di ridurre l’attrattiva dei prodotti sul mercato illegale senza consumo […], il l’organismo nazionale di controllo dovrebbe fissare il prezzo, che non deve essere né troppo alto né troppo basso”.