La legalizzazione in Canada? E’ un successo, ma si può migliorare
La legalizzazione in Canada è stata un successo, almeno secondo il giudizio di Transform, think tank britannico che ha pubblicato un report dopo aver seguito da vicino l’evoluzione del processo.
“La regolamentazione legale in Canada è ancora un progetto relativamente nuovo, ma estremamente importante”, si legge nella sintesi del rapporto. “Con gli occhi di tutto il mondo che guardano, il mercato legale ha visto modesti successi e sta fornendo un prezioso caso di studio per le autorità di regolamentazione che cercano di ridurre i danni causati dalle droghe”. Ma, proprio perché è un processo complesso, ci sono sicuramente degli aspetti da migliorare.
Equità sociale
In particolare l’organizzazione ha sottolineato il “fallimento del Canada nell’incorporare misure globali di equità sociale”, facendo notare che “poco è stato fatto per sostenere l’accesso al mercato al dettaglio tra i gruppi sociali che sono stati colpiti in modo sproporzionato dalla proibizione della cannabis”.
Il rapporto sottolinea anche che alle comunità indigene viene data la possibilità di rifiutare la vendita di cannabis sulle riserve, e dice che non c’è stato uno sforzo sufficiente per includere le popolazioni indigene come partecipanti all’industria della cannabis come parte delle iniziative di miglioramento economico. Più in generale, il rapporto documenta gli sforzi negli stati americani dove la cannabis è legale per dare ai gruppi minoritari, comprese le comunità indigene, l’opportunità di partecipare all’industria.
Ci potrebbero essere altri modi per sostenere coloro che sono stati colpiti da pratiche discriminatorie. Per esempio, un fondo costituito da una parte delle entrate fiscali dell’industria della cannabis potrebbe fornire sovvenzioni a richiedenti qualificati per un’ampia varietà di opportunità. In ogni caso, secondo il report, queste questioni di equità sociale non dovrebbero più essere ignorate.
Vecchi reati e amnistia
Transform ha anche sollevato la necessità di un’amnistia per i condannati per semplice possesso e uso di cannabis quando la cannabis era illegale. Il Canada ha promulgato programmi speciali di amnistia per i reati connessi in concomitanza con la riforma delle leggi sulla cannabis. Ma questi cambiamenti si sono rivelati inadeguati. Come sottolinea Transform, è necessaria un’amnistia che costringa i governi a cancellare le condanne o, almeno, a sigillare i documenti rilevanti. Iniziative di questo tipo sono in corso in alcuni stati degli Stati Uniti, in particolare in California.
Insomma, un giudizio positivo che sottolinea qualche aspetto critico diversamente dal The Guardian, che in un’analisi pubblicata ad aprile, evidenziava carenze nell’accesso al mercato legale (per esempio, non abbastanza punti vendita al dettaglio, specialmente in Ontario), la lotta per eliminare il mercato illegale e i problemi affrontati dall’industria della cannabis legale.