La Lega ordina, la questura esegue: vietata la street parade antiproibizionista di Pisa
Per la prima volta dopo 19 anni il Canapisa, la storica manifestazione antiproibizionista di Pisa, non si potrà fare. Il divieto di muovere in corteo chiedendo la legalizzazione della cannabis è stato notificato dalla questura, dopo settimane di battaglia politica che hanno visto la Lega in prima linea per vietare la manifestazione. Gli attivisti dovranno limitarsi ad un presidio nel piazzale della stazione.
La Street Parade era stata convocata per sabato prossimo, 18 maggio, e doveva svolgersi lungo le vie cittadine come ogni anno. Ma da settimane sul suo svolgimento si erano scagliate le proteste del sindaco di Pisa, il leghista Michele Conti, che contro la Street Parade ha addirittura annunciato una contromanifestazione, annunciando che si recherà in piazza, con tanto di fascia tricolore, «per ribadire che la città è stanca di ospitare un corteo indecoroso che nulla ha a che fare con Pisa, la sua storia, i suoi cittadini».
Alla nuova crociata proibizionista non poteva ovviamente mancare il “capitano” Matteo Salvini: «Io sono assolutamente contrario alla festa della canna in programma a Pisa e anzi i pusher li voglio tutti in galera – aveva affermato – stiamo lavorando in vista di questa manifestazione e faremo tutto ciò che è legalmente possibile per evitare ai pisani lo scempio degli anni passati: mi fido di prefetto e questore».
Detto e fatto. Il questore non ha potuto evitare del tutto la manifestazione – esiste pur sempre quel piccolo dettaglio del diritto a manifestare sancito nella Costituzione – ma ha sancito che gli attivisti per la legalizzazione potranno solamente limitarsi ad un presidio nella zona della stazione ferroviaria.
Nel comunicato diffuso, gli organizzatori del Canapisa auspicano che si tratti di un malinteso dato da alcune discussioni sul tracciato del percorso. «Se così non fosse – scrivono – saremmo di fronte a una gravissima violazione del diritto di manifestazione che potrebbe costituire un pericoloso precedente, perché oggi si inizia a proibire Canapisa e domani si può proibire qualsiasi manifestazione che non è gradita a chi governa questa città».
L’organizzazione del Canapisa ha dato comunque appuntamento a tutti per le ore 16 di sabato, nella piazza della stazione di Pisa. Ogni anno al Canapisa partecipano migliaia di persone: «Crediamo che quest’anno – affermano gli organizzatori – saranno con noi tutti coloro che hanno a cuore la libertà di manifestazione, di espressione e di pensiero».