La Guardia di Finanza ha scoperto un bosco di marijuana alle porte di Varese
Una piantagione di 5.500 piante di cannabis all’aria aperta, nella zona boschiva che circonda il lago Maggiore, in provincia di Varese. Questa la scoperta fatta dalla locale Guardia di Finanza. Il proprietario sarebbe un trentenne del luogo, che è stato denunciato per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, la piantagione aveva preso il posto di una coltivazione di canapa industriale che era stata autorizzata ad una ditta locale, ma che quest’anno aveva cessato la produzione lasciando il campo in stato di abbandono.
Al suo posto l’uomo fermato, che è stato seguito mentre si recava ad annaffiare le piante, aveva allestito una piantagione di cannabis a contenuto di THC sopra i limiti di legge. In seguito ai controlli, il coltivatore identificato, è risultato essere un ex collaboratore dell’azienda che gestiva il campo di canapa legale dismesso.
Le piante sono state estirpate e sottoposte a sequestro. Le analisi, sempre secondo il comunicato della Finanza, hanno rilevato “un netto superamento dei limiti di THC consentiti dalla legge” e il coltivatore identificato è stato denunciato per violazione dell’art.73 del DPR 309/90, ovvero “produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”.