La Grecia è in marcia verso la legalizzazione della cannabis
Nel 2010 la coalizione antiproibizionista greca Iliosporoi presentò al parlamento greco mille firme per richiedere una svolta nelle politiche nazionali verso la cannabis, tra i firmatari figuravano anche Alexis Tsipras e Nikos Paraskeyopoulos. A cinque anni di distanza il primo è diventato presidente del consiglio mentre il secondo è l’attuale ministro della Giustizia. Abbastanza per confidare in una svolta, che secondo gli osservatori potrebbe avvenire nei prossimi mesi.
ATTUALMENTE È PREVISTO IL CARCERE PER I CONSUMATORI. Nell’ordinamento ellenico il consumo di droghe costituisce un reato penale, punibile con la detenzione fino a tre mesi e una multa di 1000 euro, ed anche per la coltivazione di cannabis per consumo personale sono previste le medesime pene. L’ultima modifica alla legge venne apportata nel 2013, sulla base di una proposta che intendeva abrogare la punibilità del consumo, che venne depositata in parlamento proprio da Nikos Paraskeyopoulos. Al ddl vennerò però approvate pesanti modifiche di stampo proibizionista da parte degli allora due partiti maggioritari (Nd e Pasok), anche in seguito a grandi pressioni da parte della chiesa ortodossa greca, con il risultato di mantenere le pene anche per i semplici consumatori. Ora tra le tante svolte che la società greca si attende da parte del governo guidato dal partito di sinistra radicale Syriza c’è anche la modifica della legge sugli stupefacenti, una riforma che potrebbe anche fornire preziose risorse economiche da utilizzare per i progetti sociali annunciati dal nuovo governo.
VERSO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE ANTIPROIBIZIONISTA. Inutile dire come i movimenti antiprobizionisti greci, da sempre molto attivi, stiano ponendo molte speranze nel nuovo governo. Per questo Iliosporoi ha preannunciato per il prossimo 9 maggio (in occasione della Global Marijuana March) una massiccia manifestazione per le strade di Atene, che punta a “mettere pressione al governo affinché agisca velocemente e proceda ad attuare una riforma considerevole sulle droghe e sulla cananbis”. Il comunicato della manifestazione, postato su facebook, ha già superato le otto mila adesioni in pochi giorni, e l’obiettivo degli organizzatori è quello di mettere insieme il più grande corteo antiproibizionista mai visto all’ombra del partenone.