La Giamaica oltre il reggae
Molti di noi associano la Giamaica al Reggae, a Usain Bolt e ai suoi stupendi paesaggi, ma non si può racchiudere una terra così viva in un recinto così piccolo. A ricordare al mondo intero che la piccola isola caraibica produce cultura a 360 gradi è la recente vincita del premio “The Man Booker Prize” assegnato allo scrittore Marlon James che con il suo “Breve storia di sette omicidi” è il primo autore giamaicano a portare a casa il riconoscimento riservato alle opere di narrativa in lingua inglese pubblicate nel Regno Unito.
Il romanzo, definito dal New York Times: «Epico in ogni senso della parola: ampio, mitico, sproporzionato, colossale e da vertigini» punta i riflettori sul sottobosco culturale di Kingston e dintorni. Molte sono infatti le produzioni e gli eventi culturali di qualità sconosciuti ai più, accanto alla letteratura che vede il suo fiore all’occhiello nella dub poetry, ovvero la recitazione di poesie su basi dub.
Un altro settore in forte crescita è quello dell’industria cinematografica. Con il relativo abbattimento dei costi di attrezzature e di post-produzione molti giovani registi si stanno affacciando sul panorama internazionale, soprattutto nel campo dei cortometraggi e dei videoclip che necessitano di minori investimenti. Moltissimi sono poi gli appuntamenti che si tengono durante l’anno come il “Black History Month” in febbraio che vede al suo interno numerosi eventi tra cui il famoso “Fi Wi Sinting” e il “Jamaica Jazz & Blues Festival” che raccoglie più di 30mila persone e che ha ospitato artisti internazionali come Celin Dion o John Legend. Oppure il “Cultural Extravaganza” festival delle arti al cui interno trovano espressione la danza, la commedia, il teatro, l’artigianato locale e l’immancabile musica.
Un capitolo a parte meritano i festival culinari: ricordiamo il “Portland Jerk Festival” tributo alla famosa mistura di spezie con cui i giamaicani condiscono quasi tutto, il “Jamaican Coffee Festival” e il “Breadfruit Festival”.
Inoltre, da quest’anno, si è aggiunta la “World Cannabis Cup” la prima fiera e competizione di canapa resa possibile dalla recente liberalizzazione della marijuana. La manifestazione si svolge proprio nei giorni in cui Dolce Vita viene distribuito quindi vi faremo un report dettagliato nel prossimo numero, intanto speriamo di avervi offerto un altro punto di vista su questa splendida isola.
di Leonardo Pascale