La “forza vitale” di Afu-ra a Bologna
Siamo riusciti ad entrare nella camera d’albergo di Afu-ra, arrivato a Bologna per la presentazione del suo nuovo album “The Body of Life Force II” al Sottotetto Sound Club. Finalmente dopo 7 anni è tornato con un nuovo album. Il Tour Europeo è partito da pochi giorni e non potevamo perdere l’occasione di intervistarlo per poter condividere con voi le sue riflessioni.
Qual’è l’artista che ti ha ispirato maggiormente nella tua carriera e che ti ha spinto ad iniziare a fare musica?
L’artista che mi ha ispirato inizialmente è stato Jeru The Damaja, ho girato con lui per diversi anni. Le mie influenze nascono principalmente dalla musica del passato, ma è stato Jeru che mi ha spinto a cantare: lui è mio amico e ha sempre fatto della bella musica, mostrandomi il business e aiutandomi a muovere i miei primi passi in questo ambito.
Tutti conosciamo la tua spiccata passione per il mondo delle arti marziali, come ti sei avvicinato ad esse?
Mi sono interessato alle arti marziali perché sono delle arti perdute e antiche per il corpo, per la mente e per lo spirito. Ti aiutano a vivere bene con te stesso: questo è il motivo.
Pratichi ancora le arti marziali?
Si, le pratico ancora, ma autonomamente, in particolare il Taekwondo. Diversi anni fa la praticavo seriamente, ma adesso la mia vita e la mia famiglia sono più importanti delle arti marziali. Però le amo ancora, dal momento che mi hanno influenzato e caratterizzato nel corso della vita e sono parte di me.
Com’è stato il riscontro del nuovo album da parte dei tuoi fan?
L’album è uscito da poco ma i riscontri sono stati subito positivi. Sono piaciute le registrazioni, i featuring, le produzioni e i testi. E’ un altro passo avanti per la mia musica e per la mia carriera. E’ un album ben riuscito e molto musicale.
Abbiamo letto dell’incendio scoppiato nello studio di Dj Premier, dove pare sia bruciato l’album a cui stavi lavorando. E’ una notizia attendibile? Nel caso sia veritiera, qual’è stata la tua reazione?
No, non è vero, però c’è un fondo di verità nella notizia che avete letto. L’album non si trovava nello studio di Dj Premier, ma in uno studio in Svizzera, dove è scoppiato l’incendio. Stavo facendo il mix e il mastering del mio album, quando un corto circuito ha distrutto parte della mia musica e non solo. Così mi sono dato da fare e ho iniziato questo nuovo album, lavorando nello stesso momento a tre album differenti.
In questo album ci sono poche collaborazioni, come mai questa decisione?
Ho deciso di fare poche collaborazioni e di includere nel progetto solo gli amici, tra i quali Sean Price dei Boot Camp Click , M.O.P., Jedi Mind Tricks, Sadat X e Lyricson. Potevo sicuramente farne di più ma la gente vuole sentire Afu-ra. Al giorno d’oggi è facile fare i featuring con chiunque… Penso che quattro tracce su diciannove sia un buon bilancio per le collaborazioni, l’importante è fare bella musica e non avere solo collaborazioni importanti.
Come è iniziata la collaborazione con Sean Price?
Io e Sean Price siamo entrambi originari di Brooklyn e in passato abbiamo lavorato insieme per molti anni. Abbiamo sempre voluto fare qualcosa assieme, ma non abbiamo mai trovato il tempo o l’ispirazione. L’occasione si è presentata con la traccia “Pussy Clot”, che, inizialmente, era stata ideata esclusivamente con Sadat X. Ma successivamente, grazie al produttore tedesco, abbiamo deciso di inserirlo nella traccia.
Ti piacerebbe collaborare con qualcuno in particolare?
Io amo la musica e amo diversi artisti, e in questo momento ci sono molti artisti con cui mi piacerebbe collaborare. Uno che mi piace tanto è Busta Rhymes, ma mi piacerebbe fare con lui qualcosa di diverso da quello che ha fatto finora.
E come artisti reggae?
Ho collaborato con tanti artisti reggae, tipo Mavado e Biga Ranks. Mi piace la musica di Sizzla, Anthony B ma vorrei fare qualcosa con Ninja Man.
Ecco il videomessaggio di Afu-ra per i lettori di Myhiphop.it
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a cura di Enrica “Acirne” Cappello ed Ettore Garro