La famosa chitarra di Peter Tosh verrà esposta nel museo dedicato all’artista
Molti si scandalizzarono quando un oggetto prezioso come la chitarra di Peter Tosh, denominata M16 per la sua particolare forma, venne messa all’asta. Ci furono tentativi per evitare il sacrilegio, che non riuscirono però a bloccare la vendita. Ad organizzare l’asta durante il Flashpoint Film Festival del 2006, fu Andrea Marlene Brown, moglie legalmente riconosciuta dell’artista. Ad aggiudicarsela per fortuna fu un amico di famiglia, che ha già dato ampie rassicurazioni, che la metterà a disposizione di tutti, non appena sarà pronto un museo dove esporre tutto quello che può ricordare la grande figura dello “Steppin’ Razor”.
La meravigliosa chitarra per il suo alto valore simbolico è sempre stato strumento di disputa e lotte senza esclusione di colpi, al fine di capire chi avrebbe dovuto legittimamente custodire quel prezioso cimelio. Cory Lashever, direttore del Jampol che amministra l’eredità di Tosh, ha sottolineato come la chitarra non sarà mai data ad un singolo collezionista, ma verrà messa a disposizione in primis alla famiglia e poi a tutti i giamaicani. Al momento non si conosce il nome di colui che ha in custodia l’M16, ma assicura il figlio della leggenda Andrew, che nessuno può contestare l’appartenenza della chitarra, che spetta a tutta la famiglia, compresi i 10 figli che sono stati riconosciuti dell’artista.
Il museo dovrebbe essere pronto e inaugurato per il 2012 e per visitarlo ci si dovrà recare a Belmont, nel Westmoreland, parish natìo di Peter. Al momento in quello stesso luogo è possibile visitare un piccolo mausoleo dedicato all’ex membro dei Wailers, con tanto di guide che mentre ti accompagnano ti cantano a memoria le canzoni più importanti di Tosh. Ritornando al M16, l’artista volle quella particolare forma per la sua chitarra per sottolineare come la sua musica fosse un’arma contro il sistema e le ingiustizie, un’arma sempre pronta ad accompagnare le parole di lotta e ribellione di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi.
fonte: http://misterbigga.wordpress.com/