La Dinamed CBD della Dinafem Seeds ha sbaragliato il mercato del CBD svizzero
SVIZZERA: IL PAESE DOVE IL CBD È UN CANNABINOIDE ADATTO A TUTTI. Il CBD, cannabinoide non psicoattivo della marijuana, ha rivoluzionato il mercato della cannabis in Svizzera. Se la coltivazione, il consumo e il possesso erano già legali nel paese europeo, dal 2011 lo status di legalità è stato riconosciuto anche al cannabidiolo, che ora può essere acquistato addirittura in tabaccheria, dove le varietà ricche di CBD vengono vendute con assoluta normalità sia in forma di cime, concentrati o hashish. Tra le genetiche che i consumatori possono acquistare spicca Dinamed CBD, la varietà di Dinafem Seeds commercializzata da Kanna Swiss con un contenuto di cannabidiolo superiore al 14% e meno di un 0,5% di THC.
Ottenere una cima di marijuana in Svizzera è facile quanto comprarsi un pacchetto di sigarette. Perché dal 2011 entrare in tabaccheria e acquistare un sacchetto di fiori di cannabis è perfettamente possibile nel paese. C’è da aggiungere però che si tratta di una marijuana che non inebria: per poter commercializzarla l’erba non può contenere più dell’1% di THC, garantendo così una psicoattività praticamente pari a zero. In compenso, le varietà disponibili per la vendita nelle tabaccherie svizzere hanno uno alto contenuto di CBD o cannabidiolo, il cannabinoide privo di effetti psicoattivi e con azione antinfiammatoria, anticonvulsivante, neuroprotettiva e antistress che ha permesso la legalizzazione della cannabis senza THC.
Ecco perché le genetiche ad alto contenuto di cannabidiolo sono imperative nel paese. E proprio una di queste varietà è la nostra Dinamed CBD, che viene coltivata su larga scala dall’impresa Kanna Swiss per la commercializzazione, tra le atre cose (cime, concentrati e hashish). Lo scorso novembre, per esempio, sono stati raccolte due tonnellate di Dinamed CBD nelle loro serre di Kölliken, confermando che quando si parla di derivati della cannabis le cifre non sono mai piccole.
Infatti, per ottenere un solo litro di olio di CBD servono 50 chili di fiori, mentre per avere un chilo di hashish necessitano almeno 10 chili di canapa. Kanna Swiss è stata la prima azienda nel mondo a commercializzare l’hashish di CBD e, come spiega il fondatore Boris Blatnik «l’anticipazione è potere e la reazione è dolore».
Alla luce di queste cifre, e in attesa di sapere se il CBD rimarrà o meno nella sfera legale indefinitamente, Blatnik afferma che gli piacerebbe diventare «un attore globale nel mercato del CBD, in modo da poter produrre grandi quantità di canapa per i mercati medicinali europei».
CBD, IL CANNABINOIDE CHE STA FAVORENDO LA LEGALIZZAZIONE DELLA MARIJUANA. È accaduto in Svizzera, ma l’onda del CBD si sta rivelando un fenomeno globale. Infatti, il cannabinoide è stato rimosso dalla lista delle sostanze proibite dell’Agenzia Mondiale Antidoping, offrendo agli atleti professionisti la possibilità di consumare marijuana priva di THC a partire dal 2018. A sua volta, l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), organismo delle Nazioni Unite, ha stabilito in un rapporto pubblicato lo scorso novembre che il cannabidiolo (CBD), molecola non psicoattiva della pianta Cannabis sativa L., non è una sostanza pericolosa, e le ha riconosciuto un alto potenziale terapeutico. Una tendenza che sta portando verso la graduale eliminazione della marijuana dalle liste di sostanze proibite delle organizzazioni internazionali, almeno per quanto riguarda quella che non presenta livelli significativi di THC.