La cura del viso dell’autoproduttore
La pelle del viso è una zona del corpo delicata e, generalmente, prendersene cura con prodotti e rituali è per ciascuno un percorso differente. Nonostante ciò, sempre di più, esiste un’ambizione che ci accomuna tutti: prendersi cura di sé nel modo più possibile etico, naturale e riducendo il proprio impatto ambientale. Un modo valido per raggiungere questo scopo è prodursi da sé i prodotti della skin care routine. Partiamo dalla base allora! Oggi condividerò con voi le ricette di una polvere detergente e una crema viso ricca.
Ho creato una polvere a base di farine dalle spiccate qualità detergenti affinché il processo di pulizia fosse profondo, ma delicato, pensato in particolare per pelli secche e tendenti ad arrossarsi.
Avrete bisogno di:
– 30 ml di farina di avena (2 cucchiai)
– 30 ml di farina di segale (2 cucchiai)
– 30 ml di farina di ceci (2 cucchiai)
– 5 ml di fiori di camomilla essiccata (1 cucchiaio)
– 5 ml di fiori di lavanda essiccata (1 cucchiaio)
Tritate finemente camomilla e lavanda, mescolatele alle farine e infine stoccate il tutto in un vasetto di vetro ermetico. Al momento del bisogno non dovrete far altro che prelevare mezzo cucchiaino di polvere detergente, idratarla con qualche goccia d’acqua, massaggiarla sul viso e risciacquare con acqua tiepida. La pelle del viso sarà ora pulita e liscia, ma anche bisognosa di idratazione. Ci viene in aiuto la ricetta di una crema che io definisco “dell’alveare”, perché 4/5 dei suoi ingredienti derivano del duro lavoro delle api; raccomando perciò di reperire i seguenti ingredienti con particolare cognizione. Vi serviranno: - 37 g di olio evo - 10 g di cera d’api - 40 gocce di tintura di propoli - 2,5 ml di polline macinato (1/2 cucchiaio) - 5 g di miele crudo Con un po’ di pazienza durante la preparazione, otterrete una quantità di crema che vi basterà per circa tre mesi di applicazione sul viso, perciò ne vale davvero la pena! Iniziate sciogliendo a bagnomaria la cera d’api nell’olio evo. Nel frattempo frammentate il polline in modo da ottenere una polvere e incorporatelo al miele e alla tintura di propoli in una ciotola. Dopo aver amalgamato bene questo composto, aggiungetevi la cera fusa con l’olio evo e continuate a mescolare finché il composto si raffredda. L’emulsione finale deve essere omogenea e cremosa e la potete ottenere soltanto se continuate a mescolare (con una forchetta o una frusta), in modo da rompere continuamente i legami del processo di solidificazione della cera!
Stoccatela infine in un vasetto ermetico, al riparo da calore e luce; in estate è perciò preferibile conservarla in frigo. Avendo la pelle molto chiara, il polline contenuto nella crema funge in modo naturale da colorante e mi dà un leggero colorito abbronzato quando la metto!
Una BBcream naturale che sembra un dolce al cucchiaio e una polvere detergente che somiglia alla base per un impasto di pane… Ricordatevi di non lasciarle in cucina!