La comune più antica d’Italia, Bagnaia
Bagnaia è una delle esperienze storiche del movimento degli ecovillaggi italiano, elementi caratteristici: condivisone economica, metodo del consenso, autosufficienza
La prima volta che ho messo piede a Bagnaia, che si trova vicino a Siena, è stato a metà Luglio del 2019.
Bagnaia è una delle esperienze storiche del movimento degli ecovillaggi italiano; è stata fondata nel 1979, nel periodo del fermento dei movimenti studenteschi e giovanili.
La prima cosa che mi ha colpito è stata la grandezza della struttura. Inoltre è completamente immersa nella natura. La particolarità di Bagnaia è che è quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista alimentare, energetico e parzialmente anche dal punto di vista idrico.
Questa condizione è stata raggiunta grazie a pannelli solari e fotovoltaici, impianti termici a fiamma inversa alimentati a legna ed ettari di terreno coltivati.
È proprio l’attività agricola la principale fonte di sostenibilità economica di questa storica realtà: basta dire che Bagnaia è un’azienda biologica certificata con 50 ettari di bosco ceduo, da cui si ricava legna da ardere, e 30 ettari di coltivato a olivi, vigneto, cereali, orto e foraggi. In più si allevano vitelli, maiali, animali da cortile e api.
A Bagnaia la proprietà privata è bandita
Appena arrivato sono stato accolto da Alfredo ed Amy che mi hanno introdotto alla “loro” realtà raccontandomi dell’aspetto a primo acchito senza dubbio più strano per i forestieri: nella comune di Bagnaia non esiste la proprietà privata. In pratica tutti mettono in condivisione il patrimonio e i redditi esterni. Da persona abituata a gestire il proprio stipendio, soldi e spese la mia reazione è stata immediata: «Ma siete pazzi?»
Così ho conosciuto Karin, una delle abitanti di Bagnaia, che mi ha mostrato un altro punto di vista. «Sai perché ho deciso di mettere in condivisione il mio stipendio? Perché tutto ciò di cui ho bisogno è qui: relazioni autentiche, natura, crescita personale, buon cibo, aria buona. Se mettendo in condivisione il mio stipendio posso far crescere questa realtà e permettere ad altri di far parte di questo luogo, non vedo perché non dovrei farlo».
Periodicamente gli abitanti di Bagnaia organizzano un’assemblea in cui insieme analizzano quanto c’è in cassa e insieme decidono come e dove investire quello che rimane: ad esempio, un nuovo trattore o l’acquisto di un terreno. Insieme sostengono le varie spese mensili. In più ogni mese ogni abitante ha un “reddito minimo” con cui può fare ciò che vuole.
Nella comune di Bagnaia si può fare anche un periodo di volontariato occupandosi soprattutto dell’aspetto agricolo. Come piace dire a me, #sepofa