Da patria del narcotraffico illegale a player globale nel mercato della cannabis terapeutica, questo l’obiettivo della Colombia. A proporlo al governo è la Soprintendenza all’Industria e al Commercio (SIC) del Paese, che in una lettera al Ministro della Salute propone di “riconsiderare l’attuale divieto di esportazione di fiori di cannabis medica a scopo commerciale” e “modificare i regolamenti per consentire l’esportazione di fiori di cannabis”.
Già ora la Colombia esporta legalmente cannabis “per scopi scientifici”, negli ultimi anni aziende colombiane hanno ricevuto fondi per centinaia di milioni di dollari per sviluppare prodotti e genetiche, tra questi la Cleaver Leaves, azienda multinazionale del settore con sede a Bogotà che ad oggi coltiva legalmente a cannabis 16 ettari di territorio colombiano e da dicembre è quotata nel listino Nasdaq.
La Colombia ad oggi esporta cannabis per scopi scientifici per un valore di circa 5 milioni di dollari, principalmente producendo estratti ad alto contenuto di CBD. La scommessa è quella di aumentare esponenzialmente le possibilità delle aziende del paese, visto il clima ideale del paese che permette la coltivazione outdoor lungo tutto l’arco dell’anno. Per questo le aziende nazionali stanno anche cercando di sviluppare genetiche originali da proporre sul mercato globale.