La casa in calce e canapa a zero consumo energetico: l’edilizia del futuro secondo Pedone Working
Il ritorno al futuro dell’edilizia non passa attraverso macchine del tempo o skateboard che galleggiano a mezz’aria, ma per un modo nuovo di concepire i metodi costruttivi e gli edifici. E’ l’idea messa in pratica da Pedone Working che passa non solo da un’attenta scelta dei materiali, ma anche da innovativi metodi di costruzione che studiano le caratteristiche climatiche del cantiere e la posizione delle abitazioni future studiata al millimetro, per fare in modo che l’ambiente circostante non diventi un ostacolo, ma una fonte di energia da sfruttare. In occasione dell’evento “Abitare il futuro” siamo andati a visitare il cantiere “Case di luce” il complesso abitativo in calce e canapa in via di realizzazione che è l’esempio di edilizia ad uso abitativo in calce e canapa più grande in Europa e ne abbiamo parlato con l’architetto Leo Pedone, che ci ha guidato a visitare il cantiere: ecco la nostra chiacchierata.
Qual è il vostro obiettivo?
È quello di informare e far comprendere al maggiore numero di persone, facendo loro “toccare con mano”, la logica e la visione del futuro che caratterizza il nostro progetto. Quello che abbiamo cercato di fare è di cambiare i presupposti di base dell’edilizia creando un’architettura zero energy cioè costruendo edifici che siano autosufficienti dal punto di vista energetico.
E come è stato possibile?
Innanzitutto dalla scelta naturale della canapa e calce come materiale di costruzione, che ci è stato fornito dall’azienda Equilibrium che, risultato di un processo a basso consumo di energia con impatto ambientale vicino allo zero, si differenzia dagli altri materiali isolanti in quanto coniuga alte proprietà di isolamento termico e di regolazione igroscopica ed è caratterizzato da bilancio negativo di emissioni di CO2. Il secondo passaggio è stato uno studio attento delle caratteristiche bioclimatiche del luogo dove l’edificio doveva sorgere, imparando a considerare la natura e l’ambiente circostante come fonte d’energia, invece che come un ostacolo.
Quanto sono grandi gli appartamenti, quando saranno pronti e quanto costeranno?
Il costo finale è di circa il 10% in più rispetto ad un appartamento tradizionale, ma con il vantaggio di poter recuperare l’investimento grazie ai costi di gestione che vengono notevolmente abbassati. Il taglio tipologico degli appartamenti varia da una dimensione circa di 70 mq fino ad arrivare ai 150 mq, saranno ultimati entro 8 o 10 mesi e ne abbiamo già venduti molti nonostante il momento difficile che l’edilizia oggi sta vivendo.
Come mai questo cantiere aperto?
Non avete paura che altri prendano esempio da ciò che fate?
Abbiamo creduto in questo concetto di condivisione del know how per far in modo che emerga il valore dei nostri prodotti e per diffondere conoscenze ed educare il pubblico alla ricerca della qualità dell’abitare senza accontentarsi della mediocrità progettuale e costruttiva. Speriamo di esserci riusciti!
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