“La cannabis ti devasta il cervello”: l’assurda campagna del comune di Cosenza
Enormi manifesti a sfondo nero con scritte a caratteri cubitali: la cannabis ti devasta il cervello. Tutto a lettere maiuscole come a sottolineare il concetto, con la parola cervello sostituita da un disegno dell’organo principale del sistema nervoso. In basso a sinistra l’immancabile hashtag che fa tanto istituzione che sa parlare ai giovani: #senzagiridiparole, mentre dall’altro lato il patrocinio del Comune di Cosenza.
Da un paio di settimane manifesti come questo hanno invaso le strade della città calabrese, volute dal sindaco Mario Occhiuto, alla guida di una composita giunta di centro-destra che va dagli ex democristiani agli ex fascisti, e pianificata dal dirigente del settore educativo del Comune di Cosenza, Mario Campanella.
La campagna non sta passando certo inosservata, e oltre alle proteste politiche dei gruppi della sinistra in consiglio comunale, ha già provocato diverse risposte ironiche. Dai manifesti contraffatti, uguali agli originali, dove però si specifica che è il sindaco Occhiuto a devastare il cervello, alla risposta di uno degli esponenti più celebri della contro-cultura cosentina, il poeta e ultras, Sergio Crocco, che ha ribattuto con una poesia satirica in cui tira in ballo i vizi della “Cosenza bene”.
Uscendo dalle campagne ironiche, c’è da notare come da anni a Cosenza si registri un aumento dei consumi di cocaina, e come ci sia anche – forse più che in altre zone italiane – un ritorno sulla scena dell’eroina, tale da far dire pochi mesi fa al procuratore della città, Mario Spagnuolo, che «Cosenza ormai galleggia su un mare di droga». Ma per la giunta che guida la città evidentemente il problema sono le droghe leggere.