La cannabis si è dimostrata efficace nella spasticità dovuta alla SLA
Uno studio tutto italiano che si è concentrato sugli effetti del Sativex, il primo farmaco registrato a base di di cannabis, che contiene THC e CBD in rapporto 1:1, ha dimostrato che è efficace nel trattare la spasticità dovuta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Secondo il gruppo di ricercatori, che ha coinvolto l’Università del San Raffaele, l’istituto clinico Maugeri, l’Università di Padova, la Fondazione Serena Onlus e l’Università di Pavia, il punto di partenza è che «la spasticità è un importante fattore determinante della disabilità e del declino della qualità della vita nei pazienti» affetti da questa patologia.
Nel raccontare la ricerca che è stata pubblicata su Lancet Neurology, i ricercatori spiegano che: «Abbiamo condotto uno studio clinico di fase 2, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, avviato da un ricercatore presso quattro centri di malattie del motoneurone terziario in Italia. I pazienti avevano un’età compresa tra 18 e 80 anni».
I partecipanti hanno auto-titolato la loro dose in 14 giorni di trattamento e poi hanno mantenuto la dose per 4 settimane. 29 pazienti hanno ricevuto Sativex e 30 placebo. La spasticità secondo la scala di Ashworth è migliorata di una media di 0,11 nel gruppo cannabis e peggiorata di una media di 0,16 nel gruppo placebo. I ricercatori concludono che il farmaco «ha avuto un effetto positivo sui sintomi della spasticità in pazienti con malattia dei motoneuroni e ha avuto un profilo accettabile di sicurezza e tollerabilità. Questi risultati dovrebbero essere ulteriormente approfonditi in studi clinici più ampi».