La cannabis legale a lungo termine mette a rischio il settore dell’alcol
Dopo aver cercato di combattere la legalizzazione, le multinazionali dedite alla produzione di alcolici provano ad entrare nel mercato della cannabis. Il motivo? La legalizzazione, a lungo termine, mette a rischio il settore degli alcolici.
E’ l’opinione di un recente studio a cura dei ricercatori di BDS Analitycs e di IWSR drinks market analysis, specializzati in ricerche di settore.
“Anche se non è ancora diffuso in modo massiccio, l’uso di cannabis è certamente in crescita negli stati in cui è legale e rappresenta un rischio per l’industria delle bevande alcoliche in futuro”, ha dichiarato Brandy Rand, a capo dell’ufficio marketing degli Stati Uniti di IWSR, sottolineando che: “È importante che i brand di alcolici prestino attenzione ai loro consumatori, riconoscendo che in alcune occasioni può verificarsi una diminuzione del consumo di alcol al posto o al di fuori della cannabis legale”.
Secondo il rapporto infatti “si prevede che il rischio per l’alcol aumenterà con l’aumentare dell’accettazione della cannabis e del consumo, in particolare tra i bevitori di birra e liquori”.
Rileva inoltre che “non ogni dollaro speso per la cannabis legale è un dollaro perso dall’alcool”, ma che le aziende devono “prepararsi oggi per soddisfare le esigenze dei consumatori in quanto questi mercati continuano a maturare e si sovrappongono”.
I millennial costituiscono il 45% delle persone che consumano sia la cannabis che l’alcol: secondo gli analisti si tratta di una “statistica che fa riflettere” per le imprese di bevande che “cercano di catturare una parte della mente e dei portafogli in questo importante segmento demografico” .
Lo studio arriva mentre il settore della cannabis negli Stati Uniti è in pieno boom. Dieci Stati americani hanno legalizzato l’uso ricreativo della cannabis, 34 stati hanno approvato la cannabis per scopi medicinali e tuttti, tranne due degli stati rimanenti, hanno autorizzato l’uso di prodotti a base di cannabidiolo (CBD).
Intanto diverse aziende del settore alcol corrono ai ripari e investono nel mercato della cannabis. Il gruppo statunitense Constellation Brands ha acquisito una quota nel produttore canadese di cannabis Canopy Growth Corporation nel 2017 e ha recentemente acquisito una quota aggiuntiva del valore di 4 miliardi di dollari. Southern Glazer’s, il più grande gruppo di distribuzione di vini e alcolici del Nord America, ha creato una filiale in Canada per i prodotti a base di cannabis di Aphria. Nel frattempo, il distributore Breakthru Beverage Group ha stretto una partnership esclusiva con CannTrust, produttore di cannabis, e ha sviluppato la propria piattaforma di vendita.