La cannabis ha proprietà miracolose
In uno studio pubblicato sul web dal National Cancer Institute (sito governativo), si riconoscono ufficialmente le miracolose proprietà della canapa e i benefici che apporta alla salute. I cannabinoidi sono un gruppo di 21 composti terpenofenoli prodotti unicamente dalla Cannabis sativa e dalla Cannabis indica. Questi composti derivanti dalla pianta possono essere indicati come phytocannabinoidi. Anche se il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è il principale ingrediente psicoattivo, vi sono altri composti noti che hanno attività biologica tipo: il cannabinolo, il cannabidiolo, il cannabicromene, il cannabigerol, il tetrahydrocannabivirin, e il delta-8-THC.
Gli effetti antitumorali
Uno studio su animali indica che i cannabinoidi hanno un effetto protettivo contro lo sviluppo di alcuni tipi di tumori. Nel corso dello studio, durato 2 anni, gruppi di topi e di ratti hanno ricevuto varie dosi di THC attraverso una sonda gastrica.
Nei topi è stata osservata una riduzione sull’incidenza dei tumori epatici e sui carcinomi epatocellulari. Nei ratti si è costatata una minore incidenza dei tumori benigni in vari organi (mammelle, utero, ghiandola pituitaria, testicoli e pancreas).
Inoltre, altri tumori sono risultati sensibili agli effetti inibenti di questa pianta.
I cannabinoidi possono causare effetti antitumorali attraverso vari meccanismi: inducendo la morte cellulare, interrompendo la crescita cellulare, e attraverso l’inibizione dell’angiogenesi tumorale e della metastasi.
I cannabinoidi proteggono le normali cellule gliali (che insieme ai neuroni costituiscono il sistema nervoso) dall’apoptosi mediata dal recettore CB1. Praticamente i cannabinoidi uccidono le cellule tumorali lasciando intatte quelle sane proteggendole, addirittura, da quelle cancerogene.
Inoltre, sia i cannabinoidi di origine vegetale che quelli endogeni sono stati studiati per i loro effetti anti-infiammatori.
I ricercatori hanno concluso, garantendo un maggior approfondimento sugli studi dei cannabinoidi e degli herpesvirus, poiché essi porteranno allo sviluppo di farmaci che inibiscono la riattivazione di questi virus oncogeni. Successivamente, un altro gruppo di ricercatori ha riportato un aumento nell’efficienza dell’infezione umana KSHV nelle cellule dermiche microvascolari epiteliali in presenza di carenza di delta-9-THC.
Stimolazione dell’appetito
Molti studi sugli animali hanno già dimostrato che il delta-9-THC e gli altri cannabinoidi hanno un effetto stimolante sull’appetito e sull’assunzione di cibo. Si ritiene che il sistema dei cannabinoidi endogeni possa servire come regolatore del comportamento alimentare. Inoltre, i recettori CB1 nell’ipotalamo potrebbero essere coinvolti negli aspetti motivazionali e appaganti del mangiare.
Antidolorifico
La comprensione del meccanismo attraverso cui i cannabinoidi inducono l’analgesia (assenza di dolore) è aumentata grazie allo studio dei recettori dei cannabinoidi, gli endocannabinoidi, e degli agonisti e antagonisti sintetici. Il recettore CB1 è presente sia nel sistema nervoso centrale che nelle sue terminazioni nervose periferiche. Simile ai recettori degli oppioidi, livelli molto alti del recettore CB1 sono stati trovati nelle sezioni del cervello che regolano il processo nocicettivo (processo sensoriale che rileva e convoglia i segnali e le sensazioni di dolore).
fonte:ilfattaccio.org