La cannabis fa bene agli anziani per vari sintomi: dal dolore al Parkinson
La cannabis si è rivelata efficace nel trattare diversi problemi in pazienti anziani con più di 80 anni d’età. È il risultato di uno studio osservazionale svolto dai ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev, in Israele.
«I nostri risultati mostrano che la cannabis è stata ben tollerata dalla maggior parte dei nostri pazienti a causa di un’adesione abbastanza elevata al trattamento dopo sei mesi con un numero relativamente basso di eventi avversi, e in particolare, eventi avversi gravi. La maggior parte dei pazienti era soddisfatta del trattamento e riteneva che fosse benefico per la loro salute generale», scrivono i ricercatori nello studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine che ha coinvolto 184 pazienti da aprile 2017 a ottobre 2018.
Dopo 6 mesi il 58% utilizzava ancora cannabis, il 64% era di sesso femminile e l’età media era di 81 anni. Il 34% ha riportato eventi avversi, i più comuni dei quali sono stati capogiri (12%) e sonnolenza e affaticamento (11%). Degli intervistati, l’85% ha riportato un certo grado di miglioramento delle loro condizioni generali, inclusi dolore e problemi del sonno, che non potevano essere trattati con i farmaci.
Fondamentalmente vengono confermati i risultati di studi precedenti, come quello pubblicato tempo fa sull’European Journal of Internal Medicine, secondo il quale l’uso terapeutico della cannabis è sicuro ed efficace per gli anziani.
Tuttavia, vista l’età, secondo i ricercatori bisogna procedere con cautela e quindi con dosaggi bassi e monitoraggio continuo dei risultati. Secondo i ricercatori: «Le potenziali indicazioni per l’uso della cannabis medica negli anziani includono dolore, disturbi del sonno, nausea e vomito, morbo di Parkinson, disturbo post traumatico da stress e demenza».
Fonte: cannabisterapeutica.info