La Cannabis? Era già conosciuta e considerata pregiata 10mila anni fa
Una nuova ricerca pubblicata dalla Freie Universität Berlin è destinata a rimettere in discussione tutte le convinzioni che abbiamo sulla nascita e la diffusione della cannabis. La sua diffusione non sarebbe cominciata nell’antica Cina nel 5.000 a.C. come ritenuto fino ad oggi, ma molto prima (tra 11.500 e 10.000 anni fa) e all’incirca contemporaneamente in più aree del mondo: sicuramente in Europa Orientale ed in Giappone.
A questa conclusione è giunto il team di ricercatori guidati dal paleontologo Tengwen Long, che le ha pubblicate in una ricerca intitolata “Cannabis in Eurasia: origin of human use and Bronze Age trans-continental connections“.
La ricerca ipotizza che in molteplici aree del mondo si sia cominciata ad utilizzare la canapa negli stessi secoli. In Europa a scoprirne per primi l’utilizzo sarebbero stati gli Jamna, popolazione che abitava territori compresi tra l’attuale Russia e Ucraina.
Tuttavia i ricercatori non ritengono ancora possibile stabilire a quali tipi di utilizzo fosse destinata la canapa. Non è chiaro cioè se vi fosse già conoscenza rispetto alle sue qualità psicoattive, o se venisse utilizzata per scopi alimentari, medici o tessili. Per stabilire questo – ha dichiarato alla stampa Tengwen Long – servono nuove ricerche.
Ma non è tutto. Secondo il team di studiosi è ipotizzabile che nel 5.000 a.C. – cioè all’inizio dell’età del Bronzo – la cannabis iniziò ad essere commerciata regolarmente tra Europa e Asia, seguendo le strade della futura via della Seta.
Proprio in questo periodo in Cina è dimostrato l’aumento del suo utilizzo, ed è probabile che ciò fu possibile grazie al suo trasporto all’interno delle rotte commerciali, all’interno delle quali era scambiata come accadeva per le merci di maggior pregio.
Un’ipotesi che gli studiosi considerano plausibile ma, come dichiarato nell’introduzione della ricerca, sono necessari «nuovi studi per comprendere la complessa storia dell’utilizzo di cannabis nella storia umana».