La cannabis che provoca 500mila morti e altre assurdità: le bugie della Stampa sulla cannabis
Dovrebbe bastare l’immagine del catenaccio dell’articolo per chiarire fin da subito di quale livello di disinformazione vi stiamo parlando. Il giornale da cui è tratto è La Stampa, storico quotidiano della borghesia torinese, che ogni giorno vende qualcosa come 150mila copie nelle edicole, senza contare l’edizione online. E l’articolo in questione, intitolato “Un errore legalizzare la cannabis. Provoca danni sociali per miliardi”, è stato pubblicato nell’edizione di ieri, 25 luglio.
Diverse decine di migliaia di lettori si sono sorbite le amenità di Antonio Maria Costa, economista ed in passato direttore dell’Unodc (l’ufficio Onu sulle Droghe), che durante il suo mandato (2002/10) si era distinto per la ferma condanna verso ogni tipo di ammorbidimento delle politiche repressive sulla cannabis, giungendo ad un vero scontro diplomatico con il governo inglese nel 2006, quando a Londra decisero di eliminare la cannabis dalla tabella delle droghe pesanti.
L’articolo di Costa è un corollario di luoghi comuni e di dati sparati in libertà: l’uso abituale tra i giovani porta psicosi nel 20-50% dei casi; ogni anno 300mila europei finiscono in ospedale per cannabis; il Thc nella cannabis oggi arriva all’80%; in Colorado i consumi tra i giovani si sono moltiplicati dopo la legalizzazione. E avanti così: rigorosamente senza mai citare uno straccio di fonte.
Nel momento in cui molte delle principali testate giornalistiche italiane stanno prendendo posizione pro o contro la legalizzazione della cannabis, il quotidiano torinese di proprietà della Fiat, recentemente passato alla direzione di Maurizio Molinari, sembra aver scelto da che parte stare.
Per chi se la sente: a questo link si può leggere l’articolo in questione.