La canapa nei blue jeans della Levi’s
Alle origini dei pantaloni più conosciuti al mondo: i blue jeans della Levi's, c'è la canapa italiana. Lavorata e colorata a Genova e poi esportata oltreoceano
Brevettati solo nel 1873, i blue jeans della Levi’s sono tra i capi d’abbigliamento più apprezzati in tutto il mondo. Le sue origini però sono ben più remote. E si legano a doppio filo con la canapa italiana.
DA GENOVA A OLTREOCEANO: LA STORIA DEI JEANS LEVI’S LEGATI ALLA CANAPA
Siamo in Liguria, a Genova. Precisamente al porto antico della città. Qui, a partire dal ‘700, delle tele di colore blu venivano sia utilizzate per le vele e i teloni di copertura delle navi sia per i pantaloni dei portuali, che necessitavano di abiti molto resistenti.
Tele blu di Genova realizzate in fustagno: un tessuto la cui trama (il filo orizzontale) era di cotone, mentre l’ordito (il filo verticale) era proprio in lino o in canapa.
Solo oltreoceano però, con l’inizio delle grandi emigrazioni, che la tela italiana diventerà il jeans che tutti noi oggi conosciamo e indossiamo. Blu, proprio perché tinto con l’indaco che si lavorava in città.
“Forse non tutti sanno che nell’Ottocento nelle due valli si produceva la canapa, e che questa veniva lavorata con i mulini ad acqua della Val di Vara, soprattutto a Val di Pino, nel comune di Riccò”, ha raccontato il Presidente del Parco Montemarcello Magra-Vara Pietro Tedeschi. “La canapa veniva battuta è trasformata in tela. Poi colorata con un blu naturale e cardata con l’acqua per renderla più morbida e scolorita. Questa tela veniva contrabbandata con il sale, allora monopolio della Repubblica genovese. Era la tela di Genova che, poi, al di là dell’Atlantico diventerà jeans”.
CANAPA NEI JEANS DELLA LEVI’S: LA STORIA SI RIPETE
In America, le tele di Genova divennero pantaloni per i minatori, i ricercatori di pepite d’oro e i cow-boys del Far West. Ed è allora che il nome originale variò in blue jeans. Che non indicava il tessuto, bensì solo il modello dei pantaloni.
Infatti, come anticipato, solo nel 1873 l’ufficio brevetti degli Stati Uniti concesse a Levi Strauss il diritto esclusivo di applicare dei rivetti rinforzati a questi pantaloni da lavoro. Il cui utilizzo poi si sparse a macchia d’olio in ogni angolo della società, diventando un capo d’abbigliamento utilizzato da tutti. Non solo per lavorare. Arrivando fino ai giorni nostri così come li conosciamo.
Tuttavia però, dopo oltre tre secoli, la canapa è stata riutilizzata dalla Levi’s. Che per un moda più sostenibile ha lanciato la collezione Wellthread™ x Outerknown. Giacca, camicia e dei pantaloncini realizzati per il 70% in cotone e per il restante 30% in canapa.