La canapa come bene da rivalutare
L’incontro pubblico “Riscoperta di antiche tradizioni: colture, mestieri e arti. Canapa: un bene da rivalutare” è stato promosso dal Gruppo d’Acquisto Solidale Misa e Nevola (Macerata), che ha sede ad Ostra e che oltre ad occuparsi di acquisti collettivi da produttori locali biologici e rispettosi dei lavoratori si interessa di economia solidale. La canapa, coltivata anche nelle nostre campagne fino a una cinquantina di anni fa, si presta ad essere usata in diversi settori tra cui quello della carta, l’abbigliamento, il calzaturiero, la bioedilizia nonché l’alimentare.
L’evento ha voluto promuovere la valorizzazione e il recupero delle nostre radici perdute, e rappresentare un’occasione di confronto e un impulso a ripensare alla canapa come coltura locale, con gli eventuali benefici economico-sociali che ne deriverebbero, come ad esempio l’impiego di persone nei settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Realizzato con il patrocinio dei comuni di Barbara, Arcevia, Serra de’ Conti, Ostra Vetere ed Ostra, l’evento ha avuto inizio il 27 maggio ed era accompagnato dalla mostra-mercato di prodotti in canapa.
Francesca Salvador dice che oggi il mercato offre legalmente la possibilità di consumare l’olio di canapa con cui condire le insalate o i cibi più diversi e i semi di marijuana. “Se mangiassimo questi semi – aggiunge – non dico che canteremmo come i canarini, ma saremmo più sani e avvertiremo un benessere reale”.
fonte:Oggi Treviso