La battaglia degli Hualapai: difendere la terra sacra dall’estrazione del litio
L'anno scorso la tribù ha fatto causa al Bureau of Land Management statunitense, riuscendo a bloccare almeno temporaneamente le trivellazioni
In Arizona, al confine tra i deserti del Mojave e del Sonora, si trova H’a’Kamwe’, una sorgente termale sacra per la tribù Hualapai, simbolo del legame spirituale con la terra che abitano da secoli e luogo di guarigione. Per questo motivo, quando una compagnia mineraria australiana ha annunciato un progetto per esplorare 100 siti di estrazione di litio – fino a 700 metri dalla sorgente – la comunità ha reagito denunciando una profanazione culturale e una minaccia ambientale.
LA BATTAGLIA DEGLI HUALAPAI
Nel 2024, la tribù ha quindi fatto causa al Bureau of Land Management statunitense, accusandolo di non aver rispettato il National Historic Preservation Act e il National Environmental Policy Act, ignorando l’impatto sulle risorse sacre e sull’acquifero che alimenta la sorgente.
Il caso Hualapai si inserisce in una tendenza globale: secondo il Business & Human Rights Resource Centre, dal 2008 ci sono stati 95 ricorsi legali contro progetti legati alla transizione energetica, più di tre quarti negli ultimi sette anni. Il 71% riguarda l’estrazione di minerali “critici” come litio, rame, nichel e cobalto, essenziali per l’eolico, il solare e le batterie. Il restante 29% è legato direttamente a impianti rinnovabili (eolico, idroelettrico, solare).
Il 70% delle cause riguarda il diritto a un ambiente sano e sostenibile, e oltre la metà coinvolge l’acqua, tra inquinamento e accesso. Quasi la metà dei ricorrenti è costituita da popolazioni indigene, spesso escluse dai processi decisionali. In un terzo dei casi è stato violato il diritto al consenso libero, previo e informato.
Secondo Elodie Aba, ricercatrice del BHRRC, queste azioni legali non sono un rifiuto della transizione verde, ma una richiesta di giustizia: non è accettabile che il passaggio alle energie pulite avvenga a scapito delle comunità più vulnerabili.
Per ora, la battaglia degli Hualapai che è stata portata alla ribalta internazionale dal The Guardian, ha ottenuto una prima vittoria: nel novembre 2024 un giudice ha bloccato temporaneamente le trivellazioni, in attesa della sentenza definitiva. Il caso resta aperto, ma rappresenta un precedente importante nel dibattito sulla transizione ecologica giusta.