Kusamono, il bonsai di erbe e fiori spontanei
Alla scoperta dei “bonsai di accompagnamento”, composizioni di micro giardini in vaso
Da un po’ di tempo le tecniche di giardinaggio giapponesi sono sempre più diffuse e insieme ai classici bonsai o ai più recenti Kokedama si stanno velocemente diffondendo anche i Kusamono, dei mini giardini in vaso creati con piante erbacee o fiori spontanei e muschio.
Il Kusamono consiste nella creazione della composizione di un microcosmo in miniatura fatto di erbe spontanee e fiori selvatici. Il nome di origine giapponese letteralmente significa una “cosa di erba”.
I Kusamono si differenziano dai bonsai sia perché vengono realizzati solo con erbe spontanee e fiori di campo anziché alberi e arbusti, che per il minor impegno richiesto. Queste meravigliose piccole creazioni minimaliste, realizzate con una singola pianta come elemento dominante ricreano un sottobosco intorno a erbe selvatiche o fiori spontanei.
I Kusamono sono una delle tante espressioni della famosa e millenaria arte giapponese del giardinaggio, non richiedono troppa cura e nemmeno troppo spazio, in quanto di piccole dimensioni, ma purtroppo hanno una vita abbastanza breve limitata a una stagione o a un periodo dell’anno. Infatti vengono chiamati anche bonsai di accompagnamento, proprio perché hanno il compito di accompagnare le stagioni.
Uno degli aspetti più suggestivi nel realizzare un kusamono è quello di riuscire a evocare un determinato paesaggio con pochi elementi, giocando con gli accostamenti di varietà di fiori e piante più appropriati.
Le specie di piante da utilizzare sono diverse e variano rispetto alla stagione e al territorio, principalmente si possono utilizzare le erbe di montagna o selvatiche come la borraggine, camomilla ma anche le orticole, le aromatiche e i fiori spontanei.
Per creare un Kusamono sono necessari:
- piante, erbe e/o fiori;
- il vaso per il microambiente. Si può usare anche una scatola o un cestino basta che ci siano i fori per il drenaggio dell’acqua;
- terreno traspirante e fertile con un mix di torba e sabbia;
- argilla espansa per favorire il drenaggio;
- muschio, pietre o ghiaia per ricreare un mini bosco.
Una volta recuperato tutto il materiale mettere l’argilla sul fondo del vaso, posizionare nel vaso la pianta, il fiore e/o le erbe spontanee in modo armonioso, giocando con le forme e le altezze, e ricoprire con la terra. A questo punto si può aggiungere il muschio alla stregua di un prato, ricordando che tutte le parti scoperte devono essere ricoperte con uno strato fresco e compatto, e qualche elemento decorativo naturale come ghiaia, sassi, gusci, legno etc. Infine inumidire il terreno spruzzando dell’acqua.
I bonsai di accompagnamento vanno irrigati solo quando il terreno è completamente asciutto, inoltre bisogna garantire luce o ombra in base alla specie utilizzata, ricordando di non esporli ai raggi solari diretti nel periodo estivo.
Realizzare questi simpatiche micro composizioni sarà un esercizio di osservazione e meditazione che può riconnetterci con la natura e con la nostra parte interiore.
A cura di Acirne