Koffee è la nuova stella del reggae
Incredibile quanto talento e passione ci siano in un’adolescente di bassa statura e grande modestia! Il suo nome d’arte, Koffee, è nato in una giornata torrida giamaicana, una di quelle in cui vengono trangugiati ettolitri di soda, ma lei… ha ordinato un caffè!
Lo scorso gennaio Mikayla Simpson, in arte Koffee, ha vinto la sessantaduesima edizione del Grammy Award per la categoria “Best Reggae Album” allo Staples Center di Los Angeles, California, con il suo album di debutto “Rapture”.
“Rapture” è il primo EP della cantante giamaicana, pubblicato da Columbia Records e Sony Music in cui rende omaggio alle sue radici utilizzando sia il patois giamaicano che l’inglese in un mix di hip-hop e reggae. «Sono molto onorata, ho lavorato molto per il mio primo progetto e vedere che è stato riconosciuto a questi livelli mi ha reso veramente soddisfatta, sono molto grata». Ha ringraziato i produttori e tutti coloro che hanno aiutato a rendere “Rapture” ciò che è diventato oggi. Ha reso inoltre omaggio a Julian Marley, Sly & Robbie & Roots Radics, Steel Pulse e Morgan Heritage «per tutti gli input che hanno offerto all’industria del reggae» e ha terminato il suo discorso con: «Questo lo dedico al Reggae. Questo lo dedico alla Giamaica».
Nata a Spanish Town, in Giamaica, è cresciuta sola con sua madre, essendo il padre partito per New York quando era ancora una bambina. La madre, un’attrice occasionale che lavora per il ministero della Salute, l’ha tenuta al riparo da tutta la violenza che affliggeva la loro comunità.
Ha iniziato la sua carriera esibendosi nel coro della chiesa. A 12 anni ha cominciato a studiare chitarra da autodidatta, esercitandosi con una regalatale da un suo amico. Scriveva brani musicali in camera sua, lasciandosi ispirare dal cantante reggae Protoje. Nel 2016 ha partecipato a un’audizione per il talent show della sua scuola e ha vinto. All’età di 17 anni, Koffee ha catturato l’attenzione del pubblico condividendo un video della sua interpretazione di “Legend”, il suo tributo originale a Usain Bolt. Nel 2017 interpreta “Burning” in Ouji Riddim della Upsetta Records, resa popolare dalle leggende giamaicane Busy Signal e Luciano. «Burning è nata da un’esperienza deludente» ricorda Koffee, «ho fatto domanda per il Sixth Form (istituto che ha solo studenti degli ultimi due anni di scuola superiore in Jamaica, Ndr) ma non sono riuscita ad entrare e mi sono sentita veramente affranta, allora mi sono detta: “Io ho un suono bruciante, io brucio la città”. Intendevo accendere un fuoco a Kingston, portare quell’energia». Nel 2018, è stata invitata a esibirsi sul palco con Cocoa Tea al Rebel Salute Festival e a seguito di questa performance è stata invitata da Protoje e Chronixx a unirsi a loro in esibizioni dal vivo e anche in tournée. Nel 2019, Koffee ha firmato un contratto con la Columbia Records. «Riconosco di essere in una posizione in cui ora ho una responsabilità da portare avanti. Tutto questo mi spinge solo a lavorare più duramente, far accadere più cose, e ad andare avanti».
Arianna Petrolati (Rasta Snob Crew)
Autrice per Rasta Snob, da trent’anni rivista di riferimento per gli amanti del reggae