Know Your Rights: la guida ai tuoi diritti quando sei nei guai con la legge
Quanto a lungo posso essere trattenuto dalla polizia? Sarò interrogato da chi e come? Quali saranno le conseguenze se decido di rimanere in silenzio? Le risposte a queste e altre domande sono state raccolte in una guida essenziale che illustra i diritti di cui si è titolari davanti alle forze di polizia e durante l’intera durata dello stato di arresto o fermo. Il vademecum è stato pubblicato online dall’associazione Antigone in collaborazione con la Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, che lo hanno tradotto in italiano, inglese e francese per diffonderla anche tra chi non parla la nostra lingua.
La guida “Know Your Rights“, realizzata in collaborazione con lo studio legale associato Ashurst Llp, contiene alcune preziose informazioni rivolte agli stranieri che si trovano ad avere a che fare con la giustizia italiana, come le disposizioni sugli interpreti: “Il giudice si avvale degli interpreti per interrogare l’arrestato o il fermato che non parla e/o non comprende la lingua italiana. Inoltre, la legge stabilisce che l’arrestato e il fermato che non conosce la lingua italiana ha diritto all’assistenza gratuita di un interprete per conferire con il difensore. In tali casi, atteso l’obbligo di nomina di un interprete da parte del Pubblico Ministero o del giudice, costituisce utile consiglio la richiesta al giudice, al Pm o alla Polizia che ha eseguito la misura precautelare di volersi avvalere di un interprete”.
La guida spiega alcune distinzioni fondamentali di diritto come la differenza tra arresto e fermo (il primo è operato da agenti o ufficiali di polizia giudiziaria ed è connesso allo stato di flagranza, il secondo non prevede la flagranza e si fonda sul pericolo di fuga di una persona gravemente indiziata di un grave delitto) ma fornisce anche indicazioni pratiche in caso di ispezioni personali e perquisizioni o durante la custodia in caserma o in commissariato. Per consentire a tutti un’immediata comprensione il linguaggio utilizzato è semplice, chiaro e diretto: “Qualora gli Agenti non attendano l’arrivo dell’avvocato è bene seguire personalmente tutte le operazioni di perquisizione e fare attenzione alla redazione del verbale di perquisizione e eventualmente di sequestro. Il verbale va letto attentamente per verificare che le operazioni si siano svolte nelle modalità riportate. Qualora così non fosse, non devi firmarlo”.
Nei casi di fermo, arresto o esecuzione del provvedimento di carcerazione è utile sapere che si ha diritto a ricevere per iscritto le informazioni sui propri diritti, con la consegna del “foglio dei diritti” (Letter of rights). Sul sito dell’associazione Antigone, che ha da poco presenterà il tredicesimo rapporto sulle condizioni in carcere, è spiegato come per molto tempo in Italia la questione dell’informativa dei diritti per le persone in stato di arresto o fermo ha galleggiato in un vuoto normativo, a differenza che negli Usa dove i poliziotti non possono esimersi dal pronunciare la formula informativa nota come “Miranda Rights” fin dagli anni ‘60, quando la Corte Suprema riconobbe che Ernesto Arturo Miranda (25enne americano di origini messicane che era stato arrestato e condannato tre anni prima per lo stupro e il rapimento di una ragazza di 17 anni) non era stato informato del suo diritto di avvalersi di un avvocato e di rimanere in silenzio, subendo una violazione dei diritti.
In seguito, il diritto comunitario ha imposto a tutti i paesi dell’Unione Europea gli obblighi di informativa sui diritti e, dunque, anche in Italia le persone che vengono arrestate o fermate vengono ritualmente informate dei propri diritti, attraverso la cosiddetta “Letter of Rights”.
“Quel foglio di carta, però, da solo non basta, ed in pratica le persone in stato di arresto/fermo continuano a trovarsi spesso in una situazione di precarietà, incapaci, per mancata conoscenza, di far valere i propri diritti – scrivono i soci di Antigone – Motivo per cui ci pare tanto importante provare a fornire a tutti gli strumenti necessari a tutelarsi attraverso un vademecum“.
Considerato che nel 2015 quasi un milione di persone sono state arrestate o fermate dalle forze di polizia, vale la pena leggere la guida per conoscere in maniera approfondita quali sono i nostri diritti in situazioni che preferiremmo di gran lunga evitare.