Kaos One ritorna con un nuovo album: Chiodi
Dopo sette anni di silenzio, è tornato “a cinquant’anni suonati” con le 11 tracce che compongono “Chiodi” uno dei rapper storici del nostro paese.
Kaos One è stato per lungo tempo un punto di riferimento della scena rap underground italiana. Attivo dagli anni ’80, tra i primi in assoluto a fare rap in Italia insieme a DJ Gruff e Top Cat con i Fresh Press Crew prima e con i Radical Stuff poi, ha avuto una carriera solitaria oltre che solista fatta di collaborazioni selezionatissime e di lunghi intervalli tra un disco e l’altro. Non si fa alcuna fatica a considerare molti di questi dischi (usciti tra il 1996 e il 2015) classici del rap italiano. Quando Kaos ha iniziato e ha pubblicato i suoi dischi di maggiore impatto, non esisteva un mercato musicale, non c’era neanche l’ambizione di poter far soldi con il rap né tantomeno di poter arrivare a un pubblico ampio e variegato quanto il rap di oggi riesce a fare. Ma il rap di oggi, cos’ha in comune con il rap di Kaos? Probabilmente poco o niente. Ed è per questo che un disco come “Chiodi” riesce ad avere un valore aggiunto, che va al di là delle rime e dei beat.
È un rap di rottura al di fuori dalle mode e dal tempo, per questo destinato a durare e a rimanere inciso nella memoria a lungo. Come diceva Kaos già 15 anni fa «se è il rap che volete, avrete quello che chiedete».