Joao e Dindim: storia di un’amicizia tra un pescatore e un pinguino
A volte la realtà supera la fantasia e si verificano degli eventi incredibili che ci fanno ancora sperare che per il nostro mondo lacerato da continue e non soltanto metaforiche esplosioni di violenza ci sia ancora una speranza di riscatto.
Questa storia è iniziata quattro anni fa, quando un pescatore 71enne, Joano Pereira de Souza ha ritrovato un pinguino, ricoperto di catrame e denutrito. Il vecchio pescatore non ha esitato a prendersene cura e, dopo alcuni mesi, il pinguino Dindim ha fatto ritorno in mare per dirigersi verso le coste della Patagonia. Ogni anno Dindim ritorna sull’isola dove vive Joano e, incredibilmente, riconosce il suo salvatore tra la gente del luogo. Sembra proprio che Dindim non abbia dimenticato e che il suo ritorno sia una manifestazione di affetto. Joano, dal canto suo, aspetta con ansia l’annuale appuntamento con il pinguino, che ha trovato in condizioni penose, ricoperto da uno strato di catrame, testimone e vittima di un inquinamento che distrugge la fauna, come d’altronde raccontò anche Luis Sepulveda nella sua celeberrima opera “La gabbianella e il gatto”.
La storia di Joao e Dindim è la cronaca di un’amicizia profonda che va oltre la razionalità, perché è piena d’amore per il nostro pianeta e per le meravigliose creature come i pinguini che, a differenza di molti uomini, sanno essere riconoscenti e, soprattutto, non dimenticano.