Jason Panton: “Portiamo l’arte tra gli studenti giamaicani”
Qualche numero fa abbiamo parlato dell’International Reggae Poster Contest, contest organizzato dal compianto Michael Thompson, la manifestazione per fortuna continua ad essere organizzata dallo staff di Thompson e quest’anno ha visto in giuria anche Jason Panton artista giamaicano che si sta facendo conoscere sempre di più nel panorama mondiale. Panton ha detto la sua in merito alle polemiche sorte intorno alla manifestazione, poiché in questa edizione non c’erano in selezione lavori di artisti giamaicani. Per Panton questo non è un male anzi, è l’occasione giusta per dare ancora maggiore spinta agli artisti visuali dell’isola. Il giovane graphic designer ha affermato che una partecipazione cosi massiccia di artisti da tutto il mondo è l’ennesima conferma di quanto il reggae e la Jamaica siano amati nel mondo. E partendo da questo che Panton fa un breve excursus sul suo lavoro con uno degli eventi più in voga a Kingston negli ultimi anni ovvero il Dubwise Jamaica di cui, con il suo team, cura la parte grafica e la comunicazione. Lui e il suo team cercano di prendersi il tempo di cui la creatività ha bisogno per esprimersi al meglio, cercando di dar vita ad artworks speciali. In un’intervista al Sunday Gleaner afferma che: «Sarebbe bello se lavorassimo di più con i giovani; in termini di arte visiva, si dovrebbe fare molto di più durante le scuole medie e superiori, così da far abituare gli studenti ad usare materiale di qualità e imparare le basi delle arti visive».
Da qui nasce l’idea di indire un concorso nazionale che poi possa portare gli artisti vincitori all’International Reggae Poster Contest, e cosi tira in ballo i due maggiori festival dell’isola, il Reggae Sumfest e il Rebel Salute. Naturalmente offrendo la sua consulenza e le sue conoscenze in merito e invitandoli a pensare a un concorso per gli studenti, ricordando che proprio grazie alla vittoria di un concorso in terza elementare è scattata la molla che gli ha fatto decidere di volersi occupare di arte, dice infatti: «Non lo dimenticherò mai, ho fatto una composizione con i fiori e ho vinto! Il dipinto è stato appeso nella banca dove mia madre era cliente e sapere che lei e tanta gente potevano vedere il mio lavoro mi ha dato un senso di orgoglio».
Da amante della cultura giamaicana mi auguro che l’appello dell’artista trovi qualche sostenitore. Intanto, per dare uno sguardo ai lavori di Jason Panton vi invito a visitare il sito www.jasonpanton.com.
a cura di Leonardo Pascale