Italia – L’ospedale delle bambole
Organizzato come un ospedale vero, con “medici” in camice bianco impegnati in minuziosi interventi di ricostruzione ma qui, in via San Biagio dei Librai, nel cuore pulsante di Napoli non si curano ammalati. Qui, dalla fine del 1800 gli artigiani si preoccupano della salute delle bambole, di quelle rotte, e degli altri giocattoli.
Nel laboratorio voluto da Luigi Grassi vicino San Gregorio Armeno, la strada più famosa nel mondo per i presepi, anche questo Natale, si riparano bambole che hanno più di cento anni ma anche giocattoli moderni, tra cui le Barbie di plastica alle quali le bambine sono affezionatissime e che chiedono di riparare. E poi, orsacchiotti e cagnolini di pezza.
“I giocattoli cambiano ma le persone no. Tanti bambini vogliono riavere quel giocattolo cui erano affezionati – spiega Tiziana Grassi nella bottega laboratorio nel centro storico partenopeo – e per loro è più importante rientrarne in possesso piuttosto che acquistarne uno nuovo”. Nel retrobottega la sala operatoria dove si effettuano gli interventi. Non bisturi ma una macchina per cucire, aghi e forbici. E poi c’è chi rimette a nuovo i vecchi abiti. “Da soli, nonostante tutte le difficoltà e il fatto che non abbiamo mai cercato appoggi di nessun tipo – dice la Grassi – riusciamo ad andare avanti e a mantenere viva questa tradizione”.