Israele vuole legalizzare la cannabis nei prossimi 9 mesi
Nove mesi di tempo per darsi le regole necessarie e poi anche in Israele la legalizzazione della cannabis sarà finalmente realtà. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro della Giustizia, Avi Nissenkorn, che ha sottolineato come l’operazione sarà fatta bilanciando “liberalismo e responsabilità”.
Dopo quattro mesi in cui il comitato interministeriale per la regolamentazione del mercato della cannabis in Israele si era riunito ogni settimana, giovedì ha pubblicato le sue conclusioni e le ha consegnate al ministero della Giustizia. E proprio il ministro ha sottolineato che entro la fine di novembre sarà pubblicato un memorandum esplicativo di un disegno di legge formulato in accordo con le raccomandazioni e che la legalizzazione entrerà in vigore nove mesi dopo l’approvazione, per dare ai ministeri del governo il tempo di prepararsi.
“E’ tempo di fare progressi e legalizzare la cannabis in Israele”, ha detto Nissenkorn. “Questa è una riforma significativa, olistica e responsabile, che dimostra che lo Stato di Israele non sta ignorando la realtà e sta seguendo le orme dei paesi sviluppati”.
La bozza della nuova legge di Israele per la legalizzazione:
– le persone dai 21 anni in su potranno acquistare cannabis nei negozi specializzati mostrando un documento di identità;
– ai negozi sarà permesso di fare consegne, ma sarà proibito vendere prodotti commestibili di cannabis che assomigliano a caramelle;
– la sostanza non potrà essere portata fuori dal Paese;
– la legge probabilmente includerà un divieto generalizzato di fumare cannabis negli spazi pubblici;
– probabilmente la coltivazione domestica della pianta sarà concessa con una licenza, anche se il team ha raccomandato di valutare la questione in un secondo momento;
– lo Stato “assicurerà che i prezzi siano ragionevoli” per evitare di incoraggiare i clienti ad andare al mercato nero, secondo le raccomandazioni del team interministeriale;
– come per le sigarette, la pubblicità della cannabis rimarrà proibita.
Il vice procuratore generale Amir Merari ha detto che l’opinione del governo è di favorire la legalizzazione rispetto alla depenalizzazione, che è più comune in altri paesi, dal momento che “la depenalizzazione non fornisce una soluzione per problemi come il mercato nero“. Attualmente l’uso ricreativo di cannabis è considerato illegale, anche se è stato parzialmente depenalizzato nel 2017, stabilendo multe e trattamenti per i trasgressori iniziali invece di procedimenti penali. Nel paese è invece legale l’uso di cannabis medica dietro prescrizione, e Israele sta puntando anche sul mercato internazionale focalizzandosi sulle esportazioni.
Ora non resta che aspettare per capire verso quale modello definitivo si orienterà il paese, che sarà il primo in Medio-Oriente a fare questo grande passo.