Islanda: una terra magica
Superficie: 103.000 kmq
Popolazione: 280.000 ab.
Capitale: Reykjavik
Forma di governo: repubblica parlamentare
Moneta: corona islandese (Ikr)
E’ difficile descrivere questa terra estrema e incantevole, dai paesaggi multiformi: dai dolci pendii ricoperti da tenera erba verde, alle distese nere di sabbie laviche o ai campi di lava ricoperti da pallidi muschi; dalle lagune piene di iceberg galleggianti, ai fiordi assolati del nord, dove le montagne imbiancate si spingono fino al mare e dove la fioritura è un’esplosione di violetto e bianco; dagli aspri paesaggi dominati ai fenomeni vulcanici come le solfatare, le pozze d’acqua ribollenti, i camini di vapore, alle montagne color pastello dai morbidi profili o alle frastagliate coste del sud battute dalle impetuose onde dell’oceano odorose di salsedine. Ma l’elenco potrebbe continuare ancora con le cascate, i geyser, l’aurora boreale, i pulcinella di mare, i silenzi, …le mille suggestioni di questa terra così particolare e unica. Non cercherò di descrivere quello che ho visto, sarebbe un’impresa molto ardua. Mi limiterò a far vedere alcune foto che ho scattato, sperando che possano darvi almeno una vaga idea di questa splendida terra piena di contrasti. Aggiungerò inoltre l’itinerario che ho seguito io, qualche informazione generale, qualche consiglio di viaggio e la descrizione dei luoghi di maggior interesse, sperando che queste informazioni possano essere utili a coloro che si accingono a partire.
LUOGHI DI INTERESSE
Geysir
Geysir è una meta obbligata per tutti coloro che si recano in Islanda. I geyser sono il simbolo dell’Islanda. Prendono il nome dal Grande Geysir, che fino agli anni Sessanta eruttava colonne d’acqua alte fino a 60 metri a intervalli regolari e che ha dato il nome anche alla zona geotermica che si trova nell’Islanda centro-meridionale a poco più di 100 km da Reykjavik. Ora il Grande Geysir è inattivo, ma per la gioia dei visitatori c’è Strokkur, che proietta colonne d’acqua bollente alte fino a 20-30 m ogni 5-8 minuti ed ogni volta è un’esperienza entusiasmante. Già a qualche chilometro di distanza si distingue la colonna del vapore, che fa capire quanto il fenomeno sia imponente. La zona geotermica di Geysir è costellata da sorgenti calde, altri geyser di dimensioni minori, tra cui il Litli Geysir, chiamato così perchè minuscolo, e pozze d’acqua. Tra queste ultime sono degne di nota le pozze gemelle Blesi, due pozze comunicanti ma di colore nettamente diverso, l’una d’acqua calda e fumante di colore trasparente, l’altra appena tiepida di colore azzurro intenso. La zona è attiva da migliaia d’anni, anche se la posizione delle sorgenti è cambiata nei secoli a causa di terremoti. E’ da tenere bene presente che l’acqua dei geyser e delle sorgenti termali può raggiungere i 125°C, per cui è molto pericoloso oltrepassare le zone recintate. All’ingresso della zona geotermica c’è un ampio parcheggio e una stazione di servizio con posto di ristoro.
Myvatn e dintorni
La zona di Myvatn è decisamente quella che è riuscita a farmi emozionare di più. Qui ho avuto la netta percezione che la Terra è viva: il suolo che vibra e il rombo dell’acqua che ribolle a Bjarnaflag, le pozze di fango che borbottano mentre il respiro fuoriesce in dense colonne dai camini di vapore a Hveraronð. La zona si trova lungo la linea della dorsale medio-atlantica, nel punto in cui la crosta terrestre è più sottile e per questo motivo è ca- ratterizzata da fenomeni geotermici e vulcanici. Le maggiori attrattive della zona sono dovute soprattutto alle formazioni vulcaniche e ai fenomeni geotermici. Sul lato orientale del lago corre una grande faglia tettonica, dove una serie di eruzioni vulcaniche ha modellato un paesaggio del tutto particolare, a tratti quasi lunare.
Jokulsarlon
Una laguna di profonde acque gelide in cui galleggiano numerosi iceberg dai riflessi azzurri, alcuni dei quali striati da nera sabbia lavica e alte grida di gabbiani, sterne e procellarie. Sembra di stare al polo, invece siamo a Jokul- sarlon, lungo la Ring Road, una delle lagune che si trovano ai piedi della calotta glaciale islandese, il Vatnajokull. Conviene arrivarci all’inizio dell’estate, prima che il tiepido sole estivo riduca le dimensioni degli iceberg. A fine agosto infatti, l’aspetto è certamente di minore impatto. La mole del Vatnajokull domina il tratto di strada tra Hofn e Kirkjubæjarklaustur, dove lingue di ghiacciai vallivi scendono dalla calotta verse le panure di sandur (deserti detritici). Fra queste, ben visibili dalla Ring Road, sono lo Skaftafellsjokull, lo Skeiðararjokull e il Breiðamerkurjokull. La laguna di Jokulsarlon (laguna del Fiume Giallo) si trova stretta tra il fronte del Breiðamerkurjokull e il mare. Imponenti iceberg si staccano dal ghiacciaio e galleggiano nella laguna, conferendole l’aspetto di paesaggio polare. Questo luogo così particolare è stato scelto per l’ambientazione di alcune scene del film “007 La morte può attendere”. A partire dal 1990 il Breiðamerkurjokull ha iniziato a ritirarsi, come è documentato da alcune fotografie esposte nel ristorante che si trova in riva alla laguna. Da quella data l’estensione della laguna è quasi raddoppiata. E’ possibile fare un giro in barca tra gli iceberg; l’escursione dura circa mezz’ora e parte quando c’è un sufficiente numero di persone.
Territorio
L’Islanda è situata nell’Oceano Atlantico settentrionale a un paio di km dal Circolo Polare Artico, a circa 800 km a nord della Scozia e a poco meno di 300 km a est della Groenlandia: Il Circolo Polare Artico attraversa invece l’isola di Grimsey, al largo delle coste nord dell’Islanda. Oltre la metà della superficie islandese è costituita dagli altipiani desertici della parte centrale. Quasi tutto il resto del territorio è costituito da campi lavici, sandur o delta sabbiosi e da ghiacciai. Solo un quinto della superficie, situato in prevalenza vicino alle coste, è abitabile. L’Islanda si trova proprio sopra la dorsale medio-atlantica e perciò è geologicamente molto attiva. Numerosi fenomeni geotermici e vulcanici, quali, ad esempio, i geyser, le solfatare, i campi lavici, caratterizzano il paesaggio.
Clima
Il clima è di tipo oceanico. Malgrado la posizione vicina al Circolo Polare Artico, l’Islanda gode di un clima mitigato dalla Corrente del Golfo, con temperature medie invernali che a Reykjavik scendono di poco sotto lo zero, ma con un tasso di piovosità molto alto per tutto l’arco dell’anno nella parte meridionale, mentre le coste settentrionali e orientali hanno un clima mediamente migliore. A causa della latitudine l’inverno è buio e la notte polare è interrotta solo da poche ore di luce crepuscolare e, talvolta, dall’aurora boreale. Viceversa, a cavallo del solstizio d’estate non fa mai veramente buio.
Mezzi di trasporto
Il modo migliore per girare l’Islanda è senz’altro in automobile. Non è necessario un fuoristrada se non ci si addentra sulle strade contrassegnate dalla lettera F (sia sui segnali stradali che sulle carte), che sono riservate ai fuoristrada. Quasi tutto l’itinerario che abbiamo seguito noi – eccettuati 40 km verso Dettifoss, che però si può raggiungere su strada normale dall’altro versante – può essere tranquillamente seguito con un automobile normale. Le strade interne sono chiuse per gran parte dell’anno, perchè impraticabili a causa delle condizioni climatiche. Generalmente vengono aperte tra il 10 e il 30 giugno. Informazioni in tempo reale sulla praticabilità di ogni strada e sulle date di apertura di ciascuna sono reperibili sul sito: www. vegagerdin.is Consiglio di munirsi di una buona carta stradale (noi abbiano acquistato in Internet la carta in 3 fogli in scala 1:250.000 edita dalla Landmaelingar Islands (l’istituto nazionale di rilevamento geodetico). Se acquistate una carta diversa accertatevi che siano indicati i distributori di benzina. In Islanda i distributori sono decisamente scarsi (in certe zone anche 80 km tra uno e quello successivo) e pertanto è necessario tenere bene sotto controllo il livello del carburante.
Assicurazione sanitaria
Munirsi della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). La TEAM sostituisce il precedente modello E111 ed è in distribuzione da parte del Ministero delle Economia e delle Finanze. Per maggiori infor- mazioni consultare la propria ASL.
Moneta
La moneta islandese è la corona islandese (Ikr). Un euro corrisponde a circa 90 Ikr. Le carte di credito sono accettate dappertutto e talvolta – come presso alcuni distributori di benzina self-service – sono l’unico mezzo di pagamento possibile. Dal momento che l’Islanda deve importare praticamente tutto, i prezzo sono molto alti.
Alloggio
Anche l’alloggio, in linea con tutto il resto, è caro. Oltre che nelle pensioni e negli hotel, in Islanda si può pernottare anche negli alberghi estivi (Edda hotel), nelle fattorie, negli ostelli e nei cottage e i più avventurosi possono campeggiare. Gli Edda hotel sono in realtà delle scuole, le quali nei mesi estivi vengono utilizzate come hotel. La ricettività complessiva comunque non è alta, quindi forse è consigliabile prenotare con un certo anticipo. Io ho fatto tutte le prenotazioni via e-mail e non ho avuto problemi.
a cura di SONIA www.fotoviaggiando.altervista.org