Irlanda: rimandata la depenalizzazione della cannabis
La depenalizzazione della cannabis in Irlanda è stata rinviata di almeno nove mesi, con il disaccordo dei politici e l'istituzione di un nuovo comitato speciale Oireachtas
Due settimane fa il Dáil, la camera bassa del Parlamento irlandese, ha votato per ritardare di nove mesi il disegno di legge che, se approvato, andrebbe a depenalizzare la cannabis in Irlanda.
Per il Ministro della Salute Stephen Donnelly, che ha spinto per rimandarne la discussione, questo tempo sarà necessario per esaminare le 36 raccomandazioni fornite dall’Assemblea dei cittadini sull’uso delle droghe.
Governo irlandese che, per valutarle “il più rapidamente possibile”, ha messo a punto un comitato speciale presso l’Oireachtas – il Parlamento irlandese – istituito eccezionalmente per l’occasione. Gruppo che sarà composto da 14 membri e operativo da “marzo o aprile”.
LA DEPENALIZZAZIONE DELLA CANNABIS IN IRLANDA È SOLO RINVIATA
Sebbene il malcontento per la posticipazione inaspettata, l’Irlanda, una delle nazioni più conservatrici dell’UE, è sull’orlo di un cambiamento inevitabile. Natalie O’Regan infatti, ricercatrice legale e sostenitrice delle politiche sulle droghe nel Paese, è ottimista e in un’intervista ha dichiarato a Business of Cannabis: “Otterremo la depenalizzazione; non c’è dubbio su questo”.
“Criminalizzare il possesso di piccole quantità di cannabis per uso personale è stata una politica fallita – ha evidenziato Gino Kenny di People Before Profit, il partito di sinistra che aveva promosso la legge – Questa proposta vuole allineare l’Irlanda agli altri Stati che stanno adottando un approccio progressista”.
In particolare la Germania, che si prepara a diventare il terzo Paese in Europa a permettere l’autoproduzione e il consumo ricreativo di cannabis. E Malta, dove poche settimane fa ha aperto la prima associazione cannabica.
IL RUOLO (FONDAMENTALE) DELL’ASSEMBLEA DEI CITTADINI
Dal 2014, anno in cui in Irlanda si è iniziato a discutere della depenalizzazione delle droghe, questa è la prima volta che “il 99% dei partiti politici era a favore della legge”, ha confermato Kenny.
Questo consenso si deve in parte all’Assemblea dei cittadini e al ruolo che le precedenti assemblee hanno avuto nella politica irlandese negli ultimi decenni, riuscendo a spostare il dibattito pubblico e politico su questioni molto controverse come l’aborto e il cambiamento climatico.
“Se se ne fosse discusso un anno fa penso che la maggior parte dei partiti politici sarebbe stati contrari, ma le raccomandazioni dell’Assemblea erano già state pubblicate”, ha commentato la O’Regan.
Infine, il Presidente di CLEAR Peter Reynolds ha spiegato che la legge sulla cannabis è stata “redatta con molta attenzione, in modo che fosse facile da approvare – Ed era completamente in linea con quanto consigliato dall’Assemblea”. Tuttavia, invece di votarla, si è optato per un “emendamento a tempo” della durata di nove mesi.
Come sottolinea Reynolds, già nel 2022 un altro comitato Oireachtas aveva esaminato le sanzioni per il possesso personale di droga, presentando un rapporto che addirittura “si spingeva oltre”, suggerendo la regolamentazione della cannabis.
“Poi c’è stata l’Assemblea dei cittadini, che ha anch’essa raccomandato la depenalizzazione. E ora cosa dice il governo? Vuole un’altra commissione dell’Oireachtas per esaminare di nuovo gli stessi problemi e ritardare (ulteriormente) l’intera questione, il che coincide con le prossime elezioni generali in Irlanda”, conclude adirato il Presidente di CLEAR.