Io, malato, rinchiuso a Rebibbia per 5 grammi di cannabis terapeutica
Venerdi su Sabato notte mi recavo dalla mia abitazione presso una festa reggae nella mia regione, il Lazio, per presenziare presso il banchetto informativo dell’associazione FreeWeed e dare una mano per la causa della quale sono un’attivista. Con me, dato che avrei potuto rimanere fuori per tre giorni, avevo la mia terapia a base di cannabinoidi che consisteva in circa 5 grammi di cannabis, alcuni infusi in olio (come consiglia di assumere la mia ricetta), più circa 3gr di hashish che detenevo, diciamo, illegalmente.
Arrivato quasi a destinazione venivo fermato ad un posto di blocco dei Carabinieri della stazione di Arsoli i quali mi domandavano se avessi bevuto o assunto sostanze, data l’ora tarda. Io rispondevo negativamente, dato che non assumo altre sostanze sia illegali che legali ormai da parecchio tempo, comprese alcol e tabacco: non uso altro oltre alla cannabis e alle terapie prescrittemi dai Medici. Ma dato che sapevo che mi avrebbero controllato, considerato anche il mio passato burrascoso ed i miei precedenti per possesso di piccole quantità di droghe, ho colto la palla al balzo per comunicare ai militari che faccio uso terapeutico di cannabinoidi e gli ho presentato la mia regolare prescrizione medica per questa sostanza.
Quando mi chiesero se avevo della sostanza con me, risposi di sì e consegnai subito il contenitore di cannabis, hashish compreso, accompagnandolo con le mie prescrizioni. Non contenti però, e con un sorriso quasi beffardo, mi dicono: “seeee la prescrizione”.
A quel punto iniziano a controllare tutta la macchina rinvenendo, come dice il verbale, un infuso di Thc in olio (consigliatomi per la terapia dal farmacista galenico), dei contanti, il mio Vaporizzatore per oli e alcune semplici pastiglie del tipo antiacidi per trattare la malattia da reflusso della quale soffro, insieme anche a delle normalissime caramelle di zucchero (che nel verbale e poi con il giudice i carabinieri hanno denominano “robaccia/cristalli di ghiaccio”) quelle che si vendono al peso, quindi senza etichetta.
A quel punto scoppia il caos. Arrivano ad insinuare che dei semplici antiacidi e delle caramelle erano secondo loro ecstasy e pian piano il fermo prendeva la direzione che loro volevano. Dopo ciò mi dissero che dovevo seguirli in caserma, già li avevo capito che qualcosa sarebbe andato storto e chiesi di comunicare con il mio legale, ma mi dicono di non preoccuparmi, che era tutto ancora sull’amministrativo, che non ero in arresto ma che comunque dovevo rimanere con loro e seguirli in caserma.
In caserma mi hanno trattenuto fino alle 4 del mattino, presentando scusanti ridicole per ogni domanda che facevo, decidendo cosa fare di me e dicendo poi che di questa prescrizione loro non sanno e non se ne fanno nulla poiché riportava scritto Cannabis Flos Bedica Bedrocan e Bediol, ma con sotto la dicitura “soluzione oleosa” e contestandomi che quelle non erano gocce, non capendo che quello è un prestampato standard del medico curante, ma che lo stato, tramite la farmacia galenica mi permette comunque di comprare inflorescenze se lo voglio; poi sta me decidere come assumerle se fumandole oppure infuse in olio.
Poi parlando col magistrato gli dicono la loro verità: che avevano trovato in macchina prove di un possibile spaccio e che oltre ai contanti, che avevo per passare i giorni fuori casa e alla cannabis, avevo anche delle porcherie tipo ecstasy che sarebbero gli antiacidi e delle caramelle.
A me veniva da ridere, ma ancora per poco.
Dopo che i carabinieri mi avevano infamato col giudice come meglio potevano, il magistrato autorizzava una perquisizione nella mia abitazione nella quale per fortuna non avevo altro, quindi non trovano altre sostanze psicotrope o altro di illegale…a parte un bilancino che usavo per suddividere le mie dosi di cannabis prescrittemi dal medico e a del vecchio materiale per coltivazione, ma assolutamente non in funzione, acquistato o datomi in omaggio presso le tante fiere ed esposizioni presso le quali sono stato in passato. Quindi ritorniamo da casa mia ad Arsoli, premetto che ci vuole un’ora e mezza, e a questo punto capisco dove volevano arrivare: pretendo di parlare col mio legale, ma mi viene negato dicendo di attendere per 2-3 volte, ponendo come scusa il fatto che io non potevo comunicare con nessuno, neanche col mio legale, ma che al massimo sarebbero stati loro a contattarlo per me.
Nel frattempo mandano ad analizzare tutte queste cose sequestrate, compreso qualche etto di caramelle e un barattolo intero di antiacidi. Ovviamente, data la mole di lavoro, il laboratorio di analisi si prende 3-4 giorni per fare i riscontri del caso, mentre gli infami in blu richiamano il magistrato omettendo particolari e sfumando molte verità, comunicandogli i giorni necessari per le analisi.
Il giudice dati i giorni che ha richiesto il laboratorio dispone la custodia nel carcere di Rebibbia: quando me lo dicono impazzisco e pretendo che mi si faccia parlare con il mio legale immediatamente, ma a quel punto poteva fare ben poco dato che da lì a 10 minuti ero sulla strada per il carcere di Rebibbia. Mi chiudono per 3 giorni al transito del braccio G12 fino a poche ore fa quando finalmente mi portano al tribunale per discutere il mio caso. Finalmente perché io ero superconvinto di uscire libero senza condizioni. Data la modica quantità andai alla causa tranquillissimo. A mio carico avevano 5gr di cannabis, alcuni infusi in olio come consiglia la mia prescrizione, più 3gr di hashish, che come già detto, possiamo anche dire detenuto illegalmente, ma insieme a tutti i cannabinoidi analizzati arrivavano a poco aiuto di 1 grammo di principio attivo, cioè circa il doppio della dose consentita per uso personale…Non mi pare un delitto.
Invece il sig. Giudice del tribunale di Tivoli convalida l’arresto e dispone anche gli arresti domiciliari in attesa di giudizio…Ora sono qui, chiuso in casa per 8grammi totali, che uniti al resto dei cannabinoidi analizzati corrispondono al grammo di principio attivo di cui parlavo in precedenza, che tra l’altro possiedo per curarmi come riporta la mia prescrizione medica. Dopo questo io mi vergogno di essere italiano…mi fanno veramente schifo…ho perso ogni speranza….non ne posso più di vivere così….BASTA!!!
Andrea Tribulati