Intervista Sick Jacken Of The Psycho Realm
The Psycho Realm. E’ un nome che significa molto per tutti gli amanti del rap anni 90. Nel pieno del boom Cypress Hill, nel 1997, uscì un disco pazzesco. Due pazzi ispanici rimavano di complotti planetari, di anarchia e di street wars, stringendo un alleanza con B-Real, esportando in tutto il mondo il loro PSYCHO MOOD. Maschere Anti Gas, Tatuaggi e dei beat che definire epici era dir poco. Ricordo che al tempo ne rimasi folgorato. Dopo molte avventure (i capitoli War Books, i dischi targati Sick Symphonies e i lavori con Dj Muggs) incontriamo Sick Jacken al Rivolta di Marghera (VE). Finalmente…
Allora Jacken facciamo un piccolo riepilogo, The Psycho Realm esiste già dal 94, giusto?
La prima canzone è del 1994, ma il gruppo è nato molto prima.
Ok, poi il primo album ufficiale è stato l’omonimo THE PSYCHO REALM nel 97…
Esatto con i singoli The Stone Garden e Psycho City Blocks.
Che naturalmente suonerete dopo più tardi…adoro entrambe le canzoni, sono tra le mie preferite degli anni 90!
Certo! Per forza.
Questa non è certo la vostra prima volta in Italia, giusto? Alcuni di noi si ricordano ancora di una vostra vecchia collaborazione anni fa…
No infatti, la nostra prima volta in Italia fu 5 anni fa, a Milano, nel periodo dell’album di Sick Simphonies. Adoro l’Italia, il vino, il cibo, la gente, i posti qui sono fantastici.
Suona un po’ come un clichè…
Beh è diventato un clichè per un motivo, no?
Come lo vedi il movimento hip hop qui in Italia? Si riesce a percepire qualcosa dall’estero? Che sensazioni hai avuto suonando qui?
Ho avuto modo di conoscere un po’ del movimento hip hop italiano collaborando con Flycat. Al tempo io e la mia squadra di beatmakers (Street Platoon e Dj FM) gli producemmo l’album. Ogni volta che viaggiavo qui in Italia entravo in contatto in maniera molto ravvicinata con un po’ dell’hip hop italiano. Mi sono accorto in effetti che c’è molto attaccamento alle origini. Ma lo puoi sentire ogni volta che sali sul palco. Diciamo che bisogna lavorare duramente per essere competitivi qui in Italia. Quando arriviamo a suonare sappiamo che dobbiamo dare di più rispetto ad altri paesi per spaccare davvero.
Esatto, hai proprio colto nel segno. Qui in Italia, ma per certi versi anche in molti paesi d’Europa, l’hip hop è sensibilmente diverso rispetto l’america. Oltre ad esserci un attaccamento a volte quasi “obbligatorio” alle radici proprie del rap (forse perché non le abbiamo vissute, almeno non nella stessa maniera), diciamo che non abbiamo raggiunto un livello di popolarità e di business collegato così ampio…
Si è vero. E’ più facile suonare qui in Italia per noi o per altri gruppi underground, a volte, che per star internazionali. E’ questo comunque che ci piace quando veniamo a suonare qui in Italia o nel resto d’Europa, anche in America Latina. Si respira ancora uno spirito genuino di hip hop. Non è contagiato troppo dal business. Vedi noi Psycho Realm ad esempio ci sentiamo come voi. A noi piace lo stesso tipo di rap che piace a voi, per questo essere qui è molto appagante. Sappiamo di essere a casa. Mentre negli States spesso le persone ascoltano hip hop anche solo per moda, senza approfondire alcun aspetto del movimento. Suonare qui e vedere che la gente ama davvero quello che suoniamo è davvero bello!
Cambiamo un po’ argomento, parliamo di voi. Dopo una lunga carriera,cos’è oggi THE PSYCHO REALM?
Psycho Realm è diventata un movimento. E’ internazionale ormai! Anche qui fuori puoi trovare dei ragazzi con la maschera antigas, con dei tautaggi con scritto “Soldiers” o “Sick Symphonies”. E’ un movimento che abbiamo esportato un po’ in tutto il mondo. La cosa più bella del Psycho Buddah Movement è vedere come gente proveniete da paesi e culture diverse sia in realtà accomunata da una passione unica. Che concordano con quello che diciamo nelle nostre canzoni, che sono consapevoli del complotto che c’è la fuori. Che amano la nostra musica e il nostro modo di fare e lo condividono. Quello che molta gente vive nelle strade della… Spagna o della Russia ad esempio è davvero uguale a quello che certi ragazzi vivono a Los Angeles. Si avvicinano a noi proprio con la musica e poi in un secondo trovi un sacco di altri nuovi “psychos” dal Giappone o da altri paesi. La musica ci tiene uniti. Così un sacco di gente diversa si ritrova a qualche concerto, magari beviamo qualcosa assieme, riusciamo a parlarci assieme, tutto per merito della musica. Sono molto più che fans…
E’ bello sentire queste parole. A dire il vero mi sorprendono anche un po’. Siamo in un modo sempre di corsa che non permette di approfondire così tanto i rapporti umani. Nelle vostre canzoni lo avete scritto in tutte le maniere in effetti. Insomma è bello magari accorgersi che ogni tanto non c’è differenza tra l’artista e l’uomo che c’è dietro.
Ti faccio un esempio. Proprio questa sera, ci sono qui fuori dei ragazzi che vengono dalla Slovenia…insomma tempo fa ero a Downtown Los Angeles, dentro un bar, ero un po’ ubriaco avevo preso anche un fungo credo…ahahahahaha….e mi si avvicinano questi ragazzi e mi fanno: “hey tu sei Sick Jacken dei Psycho Realm, noi siamo sloveni, verremmo a vedere il tuo concerto a Venezia!” Ne rimasi stupitissimo. Stasera sono qui! Li ho visti anche prima siamo stati un po’ assieme. Sono capitate un sacco di cose incredibili durante i tour. Abbiamo portato con noi un fan giapponese a San Diego durante una data e siamo diventati amici. Cose incredibili davvero. La musica ci unisce!
Ne vai fiero di questo immagino…
Si, tantissimo. E’ la cosa più bella del nostro lavoro. Sai ogni votla che qualcuno ci riconosce e si ferma con noi, anche solo per un autografo o per bere qualcosa assieme, per noi è fondamentale mostrargli rispetto. E’ uno “Psycho”, fa parte della squadra!
Come sta Big Duke? (* Big Duke, l’altro storico mc del gruppo è rimasto vittima di una sparatoria nel 1999. Purtroppo il colpo di pistola subito gli causò una paralisi a vita, dal collo in giù.)
Duke è a casa. Purtroppo lui non può rappare ancora, perché la paralisi non glielo permette al momento. E’ molto attivo dal punto di vista delle produzioni ed inoltre è il nostro curatore principale di tutte le grafiche e del merchandising collegato a Psycho Realm / Street Platoon / Sick Symphonies. Sta bene, è davvero molto attivo e quello che gli è successo non lo ha fermato. Stiamo tutti aspettando il suo grande ritorno artistico!
Cosa possiamo aspettarci adesso dal futuro?
Sicuramente ancora tanta musica. Siamo pronti con il nostro nuovo mixtape “The Terror Tape Vol. 2” che uscirà in gennaio o in febbraio, e abbiamo anche grandi novità. Prima che cominci il nuovo Psycho Buddah Tour, abbiamo un progetto speciale, proprio per la tournè. Lavoreremo allo Psycho Buddha Album (mentre lo dice si gira guardando intensamente B-Real… NdZ) e gireremo un video. Quando ritorneremo in Italia sicuramente suoneremo questo nuovo disco…Saremo io e B-Real e mi aspetto una gran lavoro!
Puoi dirci qualcosa su Dj Muggs? E’ da parecchio tempo che non lo vediamo qui in Italia…
Muggs in questo periodo è in tour per l’Europa con Dj Q-Bert. E’ molto impegnato e sta facendo degli show pazzeschi! Spero ritorni presto in Italia! Sta lavorando ad un nuovo album…sarà un disco Dubstep…
Dubstep? Allora veramentre piace a tutti! Credevo fosse un fenomeno più legato all’Europa…
No! Muggs ha sempre sperimentato di tutto! Piace molto anche a me come genere. Perché è una combinazione di boom bap e suoni elettronici davvero potente. Anche se non si direbbe anche l’America si sta aprendo alle contaminazioni più disparate!
Con Muggs avete in programma magari un sequel per The Legend Of The Mask and The Assassin?
Si, l’idea ci sarebbe, effettivamente. Il disco è andato molto bene, vediamo cosa riserverà il futuro!
Un ultima domanda, giusto per mostrare qualche altro aspetto della tua personalità ai nostri lettori…Vorrei che mi dicessi il tuo film preferito, il tuo artista e un brano a cui ti senti particolarmente legato.
Io adoro i gangster movie!
Tipo Scarface?
No, no! Mi piacciono quei film un po’ artistici, un po’ di nicchia! Uno dei miei film preferito è il Cattivo Tenente…Mi piacciono molto i film che raccontano storie di grandi talenti!
Avrei scommesso che avresti risposto con qualche titolo cyberpunk!
No, davvero! Questo tipo di gangster movie mi fa impazzire… Per la musica, mah, a dirti il vero non posso citarti una canzone in particolare…adoro la jungle per esempio, ma anche il soul di The Monclairs o dei Moments. Non riesco a citarti un artista in particolare, amo tutta la musica e amo le persone che fanno musica con me. C’è tanta buona musica lòa fuori e non posso scegliere! Adoro anche gli artisti dei tatoos. E’ così!
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Giovanni “Zethone”
Enrica “Acirne” Cappello
Un rigraziamento speciale a Max Mbasado per il supporto e l’amicizia che ci dimostra sempre!