«Prenditi cura del cuore»: l’ultima intervista di Pepe Mujica
I consigli di Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay, al neoeletto capo di stato cileno
Durante una recente intervista dell’emittente radiofonica uruguaiana M24 Radio, l’ex presidente uruguaiano Pepe Mujica e il neoeletto capo di Stato cileno Gabriel Boric – che entrerà ufficialmente in carica a marzo – hanno avuto modo di incontrarsi di nuovo. Boric – rappresentante di una sinistra fortemente pro-democrazia di cui il Paese sentiva la necessità – ha sempre affermato di aver tratto ispirazione da Mujica, una delle personalità più amate del panorama politico sudamericano, e lo stesso ex capo di stato dell’Uruguay ha, in passato, rivolto parole di rispetto nei confronti del giovane cileno.
«Abbiamo parlato con Pepe qualche tempo fa. Sa di essere un punto di riferimento per noi. Il suo consiglio è stato ben accolto» ha affermato Boric dopo aver ricevuto l’in bocca al lupo di Mujica «L’ho detto molte volte in Cile, avanzare passo dopo passo per non cadere, ma non smettere mai di salire quei gradini; è un tema che abbiamo sempre presente come regola di condotta nel nostro operato.»
I due politici si sono poi confrontati sulla necessità di una più equa distribuzione della crescita economica, problema che interessa ampiamente diversi Stati sudamericani. «la distribuzione della crescita economica è essenziale, perché l’enorme disuguaglianza è il problema del nostro tempo. Non è il problema del Cile, è il problema della nostra civiltà (…) Non possiamo creare società più giuste e vivibili per trasformare il miracolo della vita in una voglia di vivere per tutti? Questa è la sfida. La prosperità dev’essere condivisa» ha esordito l’ex capo di stato uruguayano rivolgendosi a Boric, «Mi congratulo con te; per fortuna sei giovane, perché dovrai affrontare un sacco di incomprensioni. Perché quando si chiede ai potenti di cooperare, salta fuori l’egoismo e vogliamo che siano gli altri a pagare. Questa è la sfida, la lotta per un’umanità migliore, non solo più ricca.»
Infine, Mujica ha rivolto un appello di speranza al giovane presidente cileno neoeletto, «Non fare i nostri errori. Ho lottato per anni in solitudine, sono diventato amico di (Sebastián) Piñera nonostante le ovvie differenze tra di noi. Sono andato in Antartide con lui, perché era il presidente del Cile (…) Essere come cane e gatto perché non si è d’accordo su certi temi significa danneggiare il futuro del nostro popolo… Prenditi cura del cuore, della morale e della presenza, perché quando si sta apparentemente in cima, più che mai non bisogna dimenticare coloro che sono molto più in basso. E coloro che lottano per mitigare la disuguaglianza devono esprimerlo in tutti i gesti della loro vita.»