Intervista esclusiva a Dooma Wendschuh: uno dei maggiori imprenditori del mercato della cannabis Usa
I prodotti derivati dalla cannabis sono diventati una delle scelte di consumo a casa, al bar o al ristorante. Una bevanda con infusi di cannabinoidi può essere scelta al posto di altri psicoattivi come vino, tisane, caffè o drink energetici. Per non rischiare effetti indesiderati sul consumatore il prodotto servito deve produrre effetti esattamente prevedibili nella maggioranza delle persone adulte. Nessuno ha interesse in avventori troppo nervosi in una sala di ristorante o addormentati prima che la cena sia terminata.
Un nuovo mondo di prodotti. Anche se la cannabis diventasse una commodity come grano o caffè, le personalità dei singoli marchi e la differente qualità dei prodotti continueranno a guidare e a segmentare le preferenze dei consumatori. Per il momento, la mancanza di una legge federale negli Stati Uniti tiene alla larga le grandi corporation dal business e resta quindi spazio per piccole operazioni con grandi prospettive di crescita. Purezza, certificazione e diversificazione di effetti e sapori sono fra i terreni di maggiore competizione e su questi temi abbiamo intervistato in esclusiva per Dolce Vita Michael “Dooma” Wendschuh. Dooma è cofondatore e amministratore delegato di ebbu, un nuovo brand di prodotti a base di estratti di cannabis. In precedenza è stato co-fondatore della società di produzione video, videogame e pubblicità sekretagent Productions, che ha incassato oltre 2,5 miioni di dollari in tutto il mondo con i suoi videogiochi. La nuova società ebbu sta raccogliendo i fondi per il lancio sul mercato e i media americani hanno mostrato molto interesse al piano di Wendschuh e del suo socio, l’imprenditore di Denver Jonathan Cooper.
Come sei entrato nell’industria della cannabis? Volevo investire in un’azienda già esistente ed ero convinto che i margini migliori provenissero dalle attività direttamente coinvolte nella coltivazione e nella trasformazione. Ma nessuno dei modelli di business che ho esaminato mi convinceva sul lungo periodo, quando la cannabis diventerà una commodity agricola. E soprattutto nessuno comprendeva l’opportunità di trasformare l’effetto psicoattivo in un brand commerciale. Ho quindi deciso di vendere la mia quota di sekretagent e sviluppare una nuova idea di business.
Cosa fate? Siamo una distilleria. Selezioniamo il prodotto grezzo e lo trasformiamo. I nostri prodotti sono qualcosa di differente rispetto all’infiorescenza o i suoi derivati comuni perché con il nostro metodo di distillazione ricaviamo dalla pianta i cannabinoidi e i terpeni nella forma più pura. Che poi combiniamo per ottenere effetti psicoattivi e medicinali differenti. Invece di valutare centinaia di varietà per ottenere l’effetto entourage più adatto alla nostra situazione potremo semplicemente scegliere linee di prodotti chiamate “chill’, “energy”, “bliss” e “giggle”, in diverse versioni: gel orale, spray sublinguale, cartucce per vapor pen e sigarette preconfezionate.
Cosa cambia per pazienti e consumatori? I nostri distillati saranno anche venduti a società che producono alimenti, vaporizzatori o qualsiasi altro prodotto a base di cannabis. Le formulazioni ebbu possono venire incluse in prodotti dei nostri clienti, oppure è possibile avviare produzioni unicamente sulla base delle nostre ricette. La confezione riporterà un piccolo marchio ebbu, che garantisce i consumatori su qualità e tipo di effetto. L’uniformità dei singoli prodotti nel tempo e la chiarezza di informazione sugli effetti sono fra i principali problemi della nascente industria della cannabis, ed ebbu nasce per risolverli. Oltre alle garanzie di qualità per i consumatori, il nostro programma “ebbu inside” permette alle aziende che producono alimenti e bevande di risparmiare sui costi di una produzione interna di infusi di cannabis. Siamo in un certo senso il succo concentrato di questa industria.
Come potete garantire che tutti provino esattamente gli effetti dichiarati? Abbiamo compiuto e stiamo continuando numerosi test farmacologici per capire gli effetti sul maggior numero di persone possibile. I nostri prodotti sono il risultato di una raffinazione successiva sulla base dei risultati di studi che spesso sono composti da test clinici analoghi a quelli per le autorizzazioni alla vendita dei farmaci. I prototipi vengono comparati con prodotti concorrenti e anche con placebo. In questo modo garantiamo non solo la sicurezza ma soprattutto che la maggior parte delle persone ottengano solamente gli effetti previsti.
Quali sono le differenze fra i prodotti ebbu alimentari e da inalazione? Le sigarette preconfezionate contengono una miscela di infiorescenze processate nella nostra distilleria da varietà selezionate. Le più accurate analisi cromatografiche rivelano gli stessi profili di cannabinoidi e terpeni nel gel e nella sigaretta, confermando quindi la completa prevedibilità degli effetti fra i diversi sistemi di assunzione.
Il mercato della cannabis ricreativa continuerà a crescere come è avvenuto negli ultimi anni? La crescita avrà presto una nuova accelerazione. Le potenzialità di questo mercato sono maggiori di Internet nei primi anni 2000. Due miliardi di persone utilizzano internet tutti i giorni. Quanti utilizzano qualche forma di sostanza psicoattiva? Quasi tutti i 7 miliardi di persone appartenenti alle più diverse culture. Nel mondo occidentale è difficile pensare a una relazione romantica che non sia favorita da un uso responsabile di alcool, come non si trovano aziende la cui produttività non sia garantita anche da consistenti quantità di caffè. Siamo oggi in un momento di cambiamento dove esiste una nuova scelta di psicoattivi legali. Scelta che sembra essere anche la meno dannosa per la salute. Siamo ancora nelle fasi iniziali di questa industria e sappiamo ancora poco sulle proprietà della pianta o sulle migliori modalità di estrazione dei componenti. Per i prossimi anni, forse decenni, lo sviluppo delle tecniche di estrazione e distillazione sarà uno dei più importanti fattori di innovazione per l’industria della cannabis. Questo sarà il prossimo boom tecnologico e molte risorse finanziarie e intellettuali saranno impegnate nello sviluppo di prodotti a base di cannabis sempre migliori.
Come sono coinvolti i produttori di alcolici nel dibattito sulla legalizzazione? La holding delle bevande alcoliche Anheuser-Busch è stata la prima spender in pubblicità negli ultimi cinque Super Bowl. Ma il monopolio dell’alcool per le attività ricreative e sociali è oggi messo in seria discussione dalla cannabis, che sta sfidando i grandi cartelli con piccoli brand come ebbu. Le lobby dell’alcool si sono mosse chiaramente contro la legalizzazione e i grandi produttori di alcolici rischiano di perdere fette di mercato al termine di questo processo. Negli Stati Uniti, se la cannabis viene legalizzata a livello federale i produttori di alcolici perderanno molto denaro e per questo oggi stanno spendendo soldi per fermare la legalizzazione con un’intensa attività di lobbying.
Come cambierà il mercato quando i grandi gruppi alimentari, dell’alcool e del tabacco avranno accesso a questa industria? In questo momento le leggi statali e federali impediscono alle grandi aziende di entrare nell’industria della cannabis. Questo offre alle piccole startup come ebbu una finestra di tempo per costruire brand e sviluppare prodotti senza la pressione dei grandi competitor. Quando le leggi cambieranno, le grandi holding dell’alimentare e forse del tabacco vedranno come più efficiente acquisire i brand piuttosto che entrare in competizione con aziende ormai affermate nel proprio mercato. Assisteremo così a una grande corsa alle acquisizioni delle piccole società della cannabis, come quelle oggi quotate nel Marijuana Index.
Esiste una collaborazione internazionale fra le industrie della cannabis? Stiamo lavorando con un’organizzazione antiproibizionista internazionale e penso che altre aziende dovrebbero fare lo stesso. Sono molto favorevole a una lobby internazionale delle industrie della cannabis: questo cambiamento epocale richiede un impegno di tutti e l’industria non può lasciare tutto il peso del cambiamento culturale in carico agli attivisti. Aziende come ebbu sono ovviamente molto interessate ai mercati aperti dalle nazioni che hanno avviato programmi di cannabis medica e ricreativa.
Visti gli sviluppi legislativi e le conseguenze sull’economia sembra che le aziende degli Stati Uniti si troveranno in una posizione di vantaggio competitivo quando anche in Europa il THC sarà legale. Su questo non sono d’accordo. Canada e molte altre nazioni hanno legalizzato la cannabis terapeutica e sono leader per la ricerca. Gli Stati Uniti sono molto indietro rispetto a Canada, Israele e altri Stati europei per numero di pubblicazioni scientifiche. Questo significa che, mentre in America sta crescendo velocemente il marketing dei prodotti a base di cannabis, il resto del mondo ha tecnologie e competenze per aumentare la conoscenza dei principi attivi e migliorare i metodi di utilizzo. Quando le barriere cadranno spero che la collaborazione internazionale porterà un equilibrio fra ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e marketing dei prodotti a base di cannabis.