Intervista ai titolari di Green Garage dopo l’arresto e la chiusura del negozio
Abbiamo raggiunto Pietro, uno dei due soci del negozio Green Garage, chiuso da fine gennaio 2010, in seguito al loro arresto.
Raccontateci cosa è successo.
Allora… è successo che sono arrivati i Carabinieri alle 7 di mattina del 26 Gennaio 2010 a casa mia, dicendo che dovevano fare una perquisizione alle abitazioni dei titolari del negozio “Greengarage”, e che avevo un avviso di garanzia partito il 4 gennaio 2010 dalla procura di Bolzano.
Sapete come sono arrivati a voi? Avete qualche idea?
Tutto è cominciato quando hanno fermato delle persone di Bolzano con della “Ganja”; dopo aver effettuato la perquisizione nelle loro case, hanno trovato una piccola coltivazione domestica. Alla domanda “dove avete preso i semi e il necessario per coltivare?”, hanno risposto “su internet, e i semi da SEMITALIA”. Dopo aver sequestrato i siti di Semitalia, hanno guardato tutti i negozi che acquistavano da loro, e di sfiga, c’era anche una nostra fattura di settembre; dico di sfiga perché noi non acquistavamo più da loro, perché li consideravamo troppo cari, ma ci servivano dei semi che solo loro avevano, altrimenti nemmeno c’era il nostro nome. Dopo di che sono arrivati a noi…
Quindi una perquisizione già vista in precedenza, che mira a controllare i proprietari di Grow Shops. Ma che cosa hanno trovato?
Avevamo già avuto una perquisizione “pacifica” dai carabinieri di Monza tempo fa, dopo avere controllato il catalogo generale, e anche quello di Semitalia, e la legge che permetteva la vendita di semi di Marijuana a scopo di collezionismo, hanno detto che era tutto regolare e ci hanno fatto continuare l’attività. In negozio hanno trovato solo i semi. In casa mia hanno trovato 1 kg di “nero”, 1,5 kg di Marijuana, 10 piante e il box con le lampade dove le coltivavo; A Ruggero invece 50 grammi di hashish e 50 grammi circa di foglie vecchie, dimenticate sotto al letto. Dopo la mia abitazione hanno perquisito il negozio, dove come già accennato hanno trovato solo i semi, valore commerciale sui 5000 euro, per poi passare all’abitazione di Ruggero.
Sono state coinvolte anche persone non direttamente connesse ai fatti?
Oltre a me hanno arrestato anche la mia fidanzata che dormiva nel mio letto; dopo 3 giorni di galera e 3 settimane di domiciliari è stata però scagionata ed il suo caso archiviato.
Ma voi (o tu), da negozianti e semplici consumatori, vi eravate trasformati in produttori per autoconsumo o addirittura per rivendere? E poi… Lasciatelo dire: “che cazzo ti è saltato in testa, soprattutto con un negozio del genere?
Per quanto mi riguarda non c’era nessun disegno criminoso: coltivavo perché mi piaceva e le eventuali cessioni che ci sono state, sono sempre avvenute tra amici, mai venduto in piazza e men che meno in negozio! Mi prendo le mie responsabilità per quello che ho fatto e mi rendo conto, troppo tardi, di essere stato poco furbo ad avere tenuto in casa ciò che avevo, anche se non mi ritengo uno spacciatore, cosa di cui sono e siamo stati accusati.
Vi hanno già processato… Chissà perché questo genere di processi è sempre più celere di atri (a volte per fatti davvero gravissimi)… Cosa vi aspetta adesso?
Beh i danni economici e personali sono tuttora incalcolabili: a me hanno dato 5 anni di carcere e 21.000 euro di multa, e a Ruggero 3 anni e 12.000 euro di multa; Ho dovuto chiudere la ditta di impianti elettrici che avevo e stiamo chiudendo anche il negozio che già era stato chiuso per 3 mesi, visto che entrambi siamo stati in galera; ho lasciato l’appartamento dove vivevo, perché non riesco più a pagare l’affitto, sto vendendo auto e moto per pagare le spese dell’avvocato e i debiti del negozio.
Quindi il Green Garage chiuderà per sempre?
L’attività comunque non andava benissimo, perché stavamo cominciando dopo 3 anni di rodaggio, ad avere un fatturato che ci permettesse di tirare fuori uno stipendio in 2 soci; fin’ora non abbiamo mai ricavato stipendi dal negozio. Davvero, che non si creda che con un Grow Shop si facciano tanti soldi.
Visti i tempi che corrono e alcuni spiacevoli episodi successi in passato, qual è stato il trattamento in carcere? Qualche problema da segnalare nei 3 mesi trascorsi?
Per quanto mi riguarda sono stato nel carcere circondariale di Monza, e devo dire che siamo stati trattati bene dagli altri detenuti; personalmente ho trovato più solidarietà dentro che fuori, la cosa che è indecente è il fatto che le carceri siano sovraffollate: ogni detenuto dovrebbe avere 7 metri quadri a disposizione, mentre là i 7 metri quadri erano da dividere in 3 persone. Per non parlare delle condizioni igieniche, del cibo immangiabile, delle docce, dell’infermeria… Beh sul carcere si potrebbe abbondantemente approfondire…
Ti sei pentito di quanto “commesso” e accaduto?
Se mi sono pentito? Purtroppo io non riesco tuttora a condannare né la coltivazione né l’uso di Hashish e Marijuana; addirittura non sono risultato nemmeno tossicodipendente al Ser.t e nemmeno positivo all’esame del pelo pubico; mi pento solo di come l’ho fatto. Non ne vale la pena…
Come vivi l’attesa, e l’aspettativa di una pena così lunga?
Beh, 5 anni di detenzione, è una condanna abbastanza pesante, non posso certo fare progetti per il futuro adesso, ma devo ricominciare tutta la mia vita da capo in quest’Italia in cui non credo più… Appena avrò scontato la mia condanna, se potrò, cercherò un Paese più libero, dove andare a iniziare una nuova vita, sperando che qualcuno me ne dia la possibilità…
Hai altro da aggiungere in chiusura?
Purtroppo questa legge parifica tutte le droghe e fa si che 1kg di hashish sia giudicato alla stregua di un kg di cocaina: ma si può essere così ottusi da non rendersi conto che sia i guadagni, sia i danni recati alle persone sono estremamente maggiori dei danni presunti delle sostanze?
Maurizio Birocchi