Intervista a Lefty e Tormento
RITORNO A CASA, in collaborazione a BUNNA, è il primo video estratto da “NESSUNA ECCEZIONE” ( NO ESCAPE ) , il disco di Lefty e Tormento uscito per la BM RECORDS. Dopo aver presentato il progetto fra le pagine di MyhipHop (RECENSIONE), siamo qui con questi due grandi artisti per parlare un po’ di loro, della scena e del disco. Ricordatevi di visitare il loro sito ufficiale: www.noescape.it!
Dopo un bel pò di anni vi siete “ritrovati” e finalmente avete dato vita a un disco. Come mai la scelta del titolo: NESSUNA ECCEZIONE – NO ESCAPE?
Lefty: Il concetto dell’album è che nessuno può astenersi dall’affrontare la vita, perché ad ogni nostra azione consegue un risultato diverso a seconda di come scegliamo di agire. Sia nel bene che nel male ne paghiamo le conseguenze e, per quanto ci siano differenze tra gli individui, nessuno può fuggire o pensare di farla franca nascondendo la testa sotto la sabbia. È un album concepito per far riflettere e reagire. I contenuti sono di un certo “spessore” e tutti possono identificarsi e farsi una propria opinione a riguardo, nessuno escluso!! Vi consiglio di ascoltarlo in viaggio o durante un momento di relax dopo una dura giornata di lavoro.
Tormento: Già, nessuno può fuggire, siamo chiamati ad una crescita interiore, una responsabilizzazione, una presa di coscienza di ciò che abbiamo intorno. Come vorremmo che fosse la nostra società, come vorremmo che fosse trattato l’ambiente così come gli animali. Sembra di vivere un momento di inciviltà mai visto, eppure abbiamo ottimi esempi di paesi all’avanguardia già in Europa. Non si fanno eccezioni, non ci sono vie di fuga, ognuno deve lavorare al cambiamento.
Il disco è ormai uscito da qualche mese. Quali sono le vostre aspettative? Credete che il prodotto piacerà e acquisterà rilievo nella scena e per i media di settore?
Tormento: Durante la creazione dell’album non abbiamo mai pensato se sarebbe piaciuto o come farlo piacere, anzi se ci capitava di chiacchierare al riguardo ne ridevamo dicendo: “su questo album ci siamo proprio fatti i c*zzi nostri”. Nel senso che pochi oggi cercano conscious rap e la gente non ha molta voglia di sentirsi sbattuta in faccia la verità, preferisce Lady Gaga. Noi l’abbiamo fatto come uno sfogo personale, per dire che non ci stiamo al degrado culturale e musicale che accompagna questi tempi. C’è un suono nuovo oggi per il rap conscious e la scelta delle produzioni è andata proprio in questo senso in “No Escape”.
Lefty: Un album di Lefty e Tormento era il desiderio di molti fans, che ci scrivevano chiedendoci quando avremmo fatto un disco insieme. Molti erano di quelli che hanno vissuto il periodo dei ’90 con l’era dell’Area Cronica e avevano nostalgia dei “bei tempi” che furono, ma altrettanti lo sapevano solo per sentito dire e, probabilmente ne hanno sentito parlare così bene da volere in qualche modo rivivere il passato. Penso che un album di questo tipo possa solo far bene alla scena, alla cultura e alla musica in generale. In questi anni di vuoto creativo, di carenza di messaggi e contenuti, fra suoni di plastica e rappers fatti in serie, NO ESCAPE è l’alternativa che mancava. Un album che rafforza, insieme a pochi altri, un genere che ormai non va più di moda: l’HIP HOP… ma noi, come dice Kiave: “siamo fuori moda!!”.
All’inizio il disco si poteva comprare solo con la nuova rivista WE GOT FLAVA. Cosa vi ha convinti ad associare NO ESCAPE al Magazine?
Lefty: Dato che ormai, da un po’ di anni, tutti sanno quanto siano calate le vendite discografiche e quanto sia difficile portare a casa un risultato discreto, abbiamo voluto prendere in considerazione una via alternativa al canale distributivo ufficiale, soprattutto per chi come noi ha scelto di muoversi ed esprimersi in modo indipendente. Pensiamo sia più interessante e più facile poter comprare l’album di un artista direttamente sotto casa o dall’edicola di fiducia e se poi insieme mi trovo anche una rivista di settore, che parla di cose che non si trovano facilmente sul web, ad un prezzo delle “patate”… allora il risultato è ottimo. Se non funziona così, in Italia, per questa Cultura, mi chiedo cos’altro si possa fare.
Tormento: Yep, come dice Lefty è molto importante anche la rivista come concetto a cui è legato il disco. Oggi su Internet puoi trovare tutte le info che vuoi, ma una rivista così come il cd creano dei punti fermi. Oggetti fisici che rimangono senza perdersi nei meandri di un Hard Disk. E’ un’era che sta passando, ma non preoccupatevi : la musica che troverete nell’album viene dal futuro.
In cosa siete diversi oggi, rispetto a dieci anni fa?
Lefty: Beh… l’esperienza, la crescita, la maturazione ti rende diverso. Forse ho imparato a tollerare di più, in alcune situazioni, ad essere meno istintivo e calibrare meglio le energie. Ma credo che oggi sono quel che sono proprio per quello che ho fatto e vissuto, nel bene e nel male. Non cambierei nulla del passato! Chiaramente, grazie alle molteplici esperienze, mi sento più consapevole e sicuro. Sia tecnicamente che artisticamente, credo di essere una persona migliore.
Tormento: Io al contrario, ho dovuto imparare a tollerare meno!! In passato pensavo che tutti ragionassero come me, cercando di mettere sempre prima il bene comune. Ho dovuto constatare invece negli anni che sono davvero rare le persone che ragionano così, è chiaro che un messaggio profondo come l’Hip Hop non può attecchire, non va d’accordo con ego troppo grandi. Sono contento di essere cresciuto, di studiare ancora molto per approfondire le mie conoscenze musicali, ma di non aver perso quell’approccio semplice e naturale che hai quando ti avvicini alla musica per la prima volta.
Lefty, quali credi che siano le potenzialità artistiche di Tormento? Cosa significa realmente ideare un progetto con lui?
Lefty: Come ho già detto, questo progetto non poteva realizzarsi se non con la collaborazione di un artista di talento, di grande personalità e spessore come Tormento. Con la giusta preparazione e determinazione, e con quel “feeling” che abbiamo ritrovato dopo parecchi anni, siamo riusciti a concepire un intero album. Più che un disco è un piacevole viaggio, un “concept album” fatto di ricerca e gusto, di contenuti e stile. Qualcosa che, a mio avviso, non è stato ancora fatto da nessuno in Italia. Spero che abbiate capito il senso e soprattutto i messaggi importanti di cui parliamo. Lavorare con Tormento è sempre stimolante, lui è uno preciso che sa quello che vuole e come realizzarlo, mi ha fatto tornare la “fotta” e la “sana” voglia di fare musica come un tempo.
Tormento, stai lavorando a un tuo progetto solista? Puoi anticiparci qualcosa? Che differenze ci sono nella pianificazione di un disco solista e di uno in gruppo?
Tormento: Lavorare in gruppo è un grande aiuto, già dover concepire solo una parte delle canzoni alleggerisce molto anche la pressione psicologica che hai quando affronti un pezzo. Ti spinge a mettere via mille idee che hai su un pezzo e scegliere solo le più belle. Sono sempre stato convinto che più energie si uniscono alla creazione di un pezzo e più sarà potente. Naturalmente dev’esserci un bel feeling generale, di conseguenza ci sarà una bella energia. Un progetto da solo è davvero un’impresa titanica. O perlomeno io ho sempre messo una cura maniacale nei progetti come Tormento o come Yoshi. Ho sempre investito molto più di quanto la musica mi abbia mai economicamente ricambiato, ma mi accorgo che ogni sforzo e tutto l’impegno poi viene fuori nelle canzoni che produco: lo puoi respirare. L’album di Yoshi è iniziato ad Amsterdam due anni fa e l’ho chiuso realizzando i primi video a Bangkok. In un album di così largo respiro sono riuscito davvero a mettere molte mie riflessioni, è venuto bello tosto, ma dopo il Mondo dell’Illusione non potevo fare altrimenti.
E tu Lefty? Stai lavorando a qualcosa di personale?
Lefty: Per ora stiamo lavorando per poter far arrivare il disco ovunque. Abbiamo girato il primo video ufficiale RITORNO A CASA e ne stiamo organizzando altri.Vogliamo fare un mini-tour per poter arrivare alle orecchie, ma soprattutto al cuore delle persone che ci seguono e supportano e far sentire alle nuove generazioni come si fa un vero live Hip Hop, come abbiamo sempre fatto e imparato dal giorno Uno!
Un vostro parere sul mercato discografico attuale e sulle scelte dei maggiori media di settore. Siete soddisfatti di quello che si sente in giro?
Lefty: Ho due diverse e contrastanti opinioni a riguardo: ho la percezione che il mercato discografico majors italiano stia investendo e “sfruttando” sempre più “artisti in bilico”. Sento dischi e progetti sempre più lontani dal concetto Hip Hop e dalla definizione di Cultura. Va bene essere “moderni” e stare al passo coni tempi, ma c’è una bella e netta differenza tra Hip Hop e Dance! Trovo che, in generale, si stia superando il limite della decenza!!! Dall’altra, invece, ci sono realtà indie, nuove e non, che stanno puntando sulla qualità e sul Buon Gusto, e si stanno facendo strada proprio per la scelta “non facile” di questi tempi. Personalmente, ritengo sia più coraggioso, più convincente e stimolante sentire quello che non fanno gli altri!
Tormento: Sì, dice bene Lefty, si è creato un suono da club molto più vicino alla dance che al rap come lo conosciamo e devo dire che ci sono artisti inglesi che sono davvero geniali!!! Io ascolto robaccia da club anche perché poi mi capita spesso di lavorare con ragazzi più giovani e ormai hanno tutti più o meno quel suono. Come anche Lefty diceva però, raramente abbiamo fatto cose che sentivamo dagli altri. La ricerca personale più interessante è stata sempre quella di creare un suono personale e originale nel flow come nei suoni. Proprio oggi, che tutti cercano di assomigliare al suono che va di moda, seguo maestri come Esa, che propongono un suono unico al mondo : originale al 100%.
Pensate di fare qualche altro album insieme? Possiamo aspettarci che NO ESCAPE sia il primo di una lunga saga?
Lefty: Perché no??!! Questo progetto è solo un esempio da seguire, bisogna coalizzarsi, unire le forze, seguire un obiettivo comune per realizzare qualcosa di potente e che resti nella storia… No haters!!!
Tormento: Diglielo Lefty!!! E’ un grande esempio!! Noi non vediamo l’ora di rivederci in studio e buttare giù altra robaccia e appena ci sarà l’occasione nascerà il seguito, ma nel frattempo si collabora con una valanga di gente, progetti paralleli e progetti solisti! Per me continua anche la saga Siamesi e DJ Skizo, stiamo già lavorando su altri pezzi.
Una provocazione: Quale artista rappresenta l’Hip Hop in Italia?
Lefty: Ormai ognuno ha una sua personale interpretazione e rivisitazione di Hip Hop e quello che non lo è, ma ci sono delle regole e dei canoni ben precisi che differenziano un Rapper da un Mc, un beatmaker da un produttore. Non basta solo saper andare a tempo e chiudere le rime o saper programmare un beat. Ci vuole disciplina, studio e personalità! Per fortuna in Italia ci sono ancora artisti che sanno distinguere queste cose e ne fanno tesoro difendendolo dagli attacchi e dai “sputtanamenti” esterni. Gente come Esa, Maury B, Ghemon, Kiave, Colle Der Fomento, Kaos… e pochi altri.
Tormento: Yes, diciamola tutta questa cosa del King ci ha scassato la wallera!!! Quando mi sento dire Torme sei il King mi viene da rispondere, di quale regno??? O colonna portante di cosa? Qui siamo ancora al primo piano, uaghuagh!!! Per ora gli artisti che vendono di più sono legati alle major e gli unici ad avere visibilità hanno grossi manager. Un po’ come quando ero più giovine. Qui realtà come i Wu-Tang o la Death Row ancora non se ne sono viste. Gente che dal business del rap ha costruito imperi.
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Selene EllZed Grandi