Innovatori, istigatori e ispiratori dell’industria europea della cannabis lavorano in comunità
Negli ultimi anni, è sempre più comune vedere aziende del settore cannabis che collaborano insieme con un obiettivo comune piuttosto che spinti solo dal mercantilismo e dal profitto. Le due aziende che hanno spiccato in questo senso nel 2014 ottenendo un forte sostegno da parte di tutta la comunità, sono CBD Crew e Bike Tour.
Una delle motivazioni principali che ha spinto alla creazione di questo spirito comunitario è da attribuire alla ricerca medica, la quale ha dimostrato che la cannabis è in grado di aiutare i malati affetti da una moltitudine di patologie. La ricerca è stata finora rivolta a certi cannabinoidi che sono presenti sulla pianta di cannabis.
Senza nemmeno essere considerato un settore industriale, quello delle Scienze Ambientali sta diventando il più grande datore di lavoro nel mondo ed una delle scienze più diffuse al mondo. In questo senso, la sottocategoria della cannabis, all’interno del settore, sta creando la nascita di un business orientato verso la salute dei pazienti. Medici, infermieri, ricercatori, tecnici di laboratorio, giardinieri, etc. stanno portando avanti questa lotta, trasformando quello che sembrava solo immaginabile in qualcosa di possibile. Come se un libro non fosse più giudicati solo dalla copertina, ma dalle parole che contiene.
Il Bike Tour istituito da Luc (Olanda) e Matej (Slovenia) ha messo in luce alcuni aspetti molto importanti della vita. Innanzitutto le persone che lavorano all’interno del business della cannabis possono essere persone sane e in forma, persone attive nella comunità e non come li descrivono gli stereotipi e cioè pigri hippy annoiati. In secondo luogo, questo evento ha evidenziato che i normali consumatori di cannabis sono persone interessate, che a loro modo contribuiscono alla ricerca scientifica rivolta ad aiutare i malati piuttosto che fidarsi ciecamente dando i loro soldi ad associazioni ed enti di beneficenza senza vedere gli effetti diretti del loro lavoro.
Luc ha detto, «I tassi di cancro globali sono alle stelle e ci sono segni reali che la cannabis possa essere d’aiuto. Utilizzando lo sport per promuovere la nostra causa, ci auguriamo di poter sfidare la percezione negativa della pianta, aiutando allo stesso tempo la raccolta di fondi per la ricerca».
Il Bike Tour cerca di richiamare l’attenzione della comunità sul tema della cannabis per sostenere la propria attività di ricerca, inoltre ha il sostegno della maggior parte dei Paesi e la maggior parte delle grandi imprese in Europa. Si tratta di una piattaforma e di un approccio proattivo alla raccolta di ingenti somme di denaro per portare avanti la ricerca sulla cannabis e le sue applicazioni mediche. Per sapere di più sul bike tour e sui suoi partecipanti, visitate il sito www.medicalcannabis-biketour.com. I volontari sono sempre benvenuti!
CBD Crew è una joint venture avviata nel 2009 da Mr Nice Seed Bank (olandese) e Resin Seed (spagnola) con l’obiettivo di produrre ceppi di cannabis per uso ricreativo arricchiti in CBD. Il CBD (cannabidiolo) è uno degli 80 (e oltre) cannabinoidi presenti nelle piante di cannabis. È stato dimostrato che riduce attivamente le infiammazioni, uccide le cellule tumorali, aiuta la cura di alcune malattie mentali e ha molte altre proprietà benefiche. Negli strain di cannabis tradizionali per uso ricreativo la media di CBD è tra 0,3-1% mentre il THC varia dal 5% al 20%.
Grazie alle ricerche condotte in collaborazione con CBD crew e un’intensa attività di allevamento selettivo sono state trovate le piante madri per conseguire un arricchimento dei ceppi ad alto contenuto di THC con altrettanto elevato contenuto di CBD.
Gli standard fissati che definiscono un ceppo arricchito di CBD devono essere superiori al 4% sia per il CBD sia per il THC. CBD Crew è stata la prima a proporre semi arricchiti di CBD. Attualmente, è l’unica Seed Bank al mondo ad aver raggiunto questo obiettivo e ed è possibile dimostrarlo con l’ausilio di analisi di laboratorio.
Howard Marks portavoce di CBD Crew ha affermato: »Il CBD ha dimostrato proprietà neuroprotettive, e il suo potenziale anti-cancro è attualmente in fase di studio in diversi centri di ricerca universitari negli Stati Uniti e in altri paesi».
CBD Crew fornisce oltre 12 tra le migliori Seed Bank con i ceppi arricchiti di CBD, creando così una delle collaborazioni più importanti tra Seed Bank mai esistita, con l’obiettivo di rispettare il bene del paziente e dei coltivatori. Il sigillo di garanzia (un ologramma con il logo di CBD crew) assicura i coltivatori di acquistare un seme che produrrà la pianta e gli effetti medici desiderati.
Le seguenti aziende si sono trovate d’accordo nel permettere alla scienza di analizzare i loro strain arricchiti in CBD per evitare che i pazienti alla ricerca di cannabis per uso medico non vengano travolti dalle strategie di marketing comunemente utilizzate per gli strain ad uso ricreativo.
I collaboratori sono: Dutch Passion, Paradise Seeds, Barneys Farm, Grass’o’matic, Medical Seeds, Positronics, Dinafem, Eva Seeds, Kannabia, THSeeds, and Serious Seeds.
La prova è nei semi ed è sostenuta dalla scienza che rende CBD Crew la prima Seed Company che ha scelto di autoregolarsi con uno standard di qualità a livello mondiale. Le piante arricchite in CBD che ho trovato sul mercato negli ultimi 6 anni provenivano da CBD Crew e dal loro lavoro generoso che ha come obiettivo principale il sostegno per gli utenti della cannabis medica.
CBD Crew e i suoi collaboratori sostengono i consumatori di cannabis medica permettendogli di trovare un prodotto di qualità e cercando di guidarli verso le qualità più indicate, per maggiori informazioni potete consultare il sito internet: www.cbdcrew.org.
Il mondo sta diventando sempre più piccolo grazie alla scienza e, grazie alle nuove tecnologie le informazioni e le scoperte volano molto più veloci e non c’è tempo per procrastinare, il momento giusto è ora!
I malati non hanno il lusso di aspettare, né hanno grandi capacità finanziarie, si ripristina la fede nell’intrinseca esigenza dell’uomo di fare bene. Diverse aziende possono collegarsi insieme per una singola causa o per cause molteplici e questo ha un ruolo fondamentale per aiutare le comunità ad espandersi e svilupparsi. Le imprese attente alla salute fisica rappresentano il futuro e l’eredità che lasciamo ai nostri figli, non i soldi!
COS’È IL CANNABIDIOLO?
I cannabinoidi sono stati scoperti nel 1940, quando furono identificati il CBD e il CBN. La struttura del THC è stata determinata per la prima volta nel 1964.
A causa della somiglianza molecolare e della facilità di conversione sintetica, il CBD, inizialmente era considerato un precursore naturale del THC. Tuttavia, è ormai noto che il CBD e il THC sono prodotti in modo indipendente nella pianta di cannabis dal precursore CBG.
Le piante di cannabis possono mostrare un’ampia variazione nella quantità e nel tipo di cannabinoidi che producono. La miscela di cannabinoidi prodotti da una pianta è conosciuta come profilo dei cannabinoidi della pianta. L’allevamento selettivo è stato usato per controllare la genetica delle piante e modificarne il profilo dei cannabinoidi. Ad esempio, i ceppi che vengono utilizzati come fibra (comunemente chiamato canapa) sono allevati in modo che siano poche sostanze chimiche psicoattive come il THC. I ceppi utilizzati in medicina contengono un alto livello di CBD, e i ceppi utilizzati per scopi ricreativi sono di solito allevati per avere un alto livello di THC o un equilibrio chimico specifico.
I cannabinoidi fanno parte di una classe di diversi composti chimici che agiscono sui recettori dei cannabinoidi delle cellule del nostro corpo e che reprimono il rilascio di certi neurotrasmettitori del cervello. Questi recettori (che non sono altro che proteine) includono gli endocannabinoidi (prodotti naturali del metabolismo umano), i fitocannabinoidi (presenti nella cannabis e in altri vegetali) e i cannabinoidi sintetici (prodotti chimicamente in laboratorio). Il cannabinoide più importante è il fitocannabinoide ∆9 ovvero il tetraidrocannabinolo (THC) il quale rappresenta anche il composto psicoattivo primario della cannabis.
Il Cannabidiolo (CBD) è uno degli 80 e più cannabinoidi attivi identificati nella cannabis. Si tratta di un importante fitocannabinoide, che rappresenta fino al 40% di estratto della pianta. Il CBD ha una portata più ampia nelle applicazioni mediche rispetto al tetraidrocannabinolo (THC). Un liquido somministrato per via orale contenente CBD ha ricevuto lo status di farmaco “orphan drug” negli Stati Uniti, per il trattamento della sindrome di Dravet.
Prima del 1980, s’ipotizzava che i cannabinoidi producessero i loro effetti fisiologici e comportamentali attraverso l’interazione non specifica con le membrane cellulari, invece che attraverso l’interazione specifica con i recettori della membrana. La scoperta dei primi recettori cannabinoidi nel 1980, ha aiutato a risolvere questo dibattito. Questi recettori sono comuni negli animali e sono stati trovati nei mammiferi, negli uccelli, nei pesci e nei rettili.
Al giorno d’oggi sono conosciuti due tipi di recettori di cannabinoidi, nominati CB1 e CB2 con sempre maggiori prove della presenza di altri. I recettori di tipo CB1 sono presenti soprattutto nel cervello e sembrano essere responsabili dei sintomi euforici e anti convulsivi indotti dall’uso di cannabis. I recettori CB2 si trovano per la maggior parte nelle cellule del sistema immunitario e sembrano essere responsabili della risposta antinfiammatoria e di altri effetti terapeutici della cannabis.
Oltre che nella cannabis, i fitocannabinoidi sono identificabili anche in molte altre specie. Fra queste Echinacea purpurea, Echinacea angustifolia, Echinacea pallida, Acmellaoleracea, Helichrysumbraculigerum e Radula Marginata. Quasi la maggior parte dei fitocannabinoidi sono insolubili in acqua ma solubili in lipidi, alcool e altri solventi organici non polari.
La American Cancer Society dice: «Non c’è disponibilità di nessuna prova scientifica proveniente da studi controllati su soggetti umani che i cannabinoidi possano curare o guarire il cancro». Ciò nonostante due medicine a base di cannabinoidi sono state approvate come rimedio di riserva per nausea associata ai trattamenti chemioterapici.
Il CBD ha effetti anti-psicotici e può contrastare i potenziali effetti psicotomimetici del THC in individui con schizofrenia latente. Alcuni studi mostrano che il CBD può ridurre i sintomi schizofrenici grazie alla sua apparente abilità di stabilizzare i percorsi dei recettori NMDA disattivati nel cervello.
È stato anche mostrato che il cannabidiolo può ridurre l’ansia nel disturbo di ansia sociale. È stata avanzata l’ipotesi che il CBD possa aiutare persone affette dal morbo di Parkinson. Inoltre il CBD transdermico è neuroprotettivo negli animali. Come se non bastasse è stato anche dimostrato come il cannabidiolo agisca come un 5-HT1A recettore agonista, un’azione atta a provocare effetti antidepressivi ansiolitici e neuroprotettitvi.
Il cannabidiolo non è annoverato nella Convenzione sulle sostanze Psicotrope.