Gli innesti della cannabis
Una pratica molto antica che permette di migliorare le caratteristiche genetiche delle piante, cannabis compresa, ma anche di aumentare la produttività e la potenza
L’innesto è quella tecnica che consiste nel saldare con una pianta (portainnesto) una porzione di un’altra pianta (nesto o marza), in modo da formare un solo individuo con caratteristiche specifiche.
Gli innesti fanno parte infatti di quelle procedure che possono essere effettuate per migliorare sia le caratteristiche della pianta, come ad esempio la resistenza alle malattie, la resa del raccolto, o per aumentare il contenuto di THC, CBD o altri cannabinoidi specifici.
Parliamo delle tipologie di innesti che possiamo fare con la cannabis, di seguito alcuni dei principali.
Innesto a spacco: consiste nell’inserire il rametto di una varietà desiderata in una incisione praticata su una pianta madre.
Innesto a T: viene praticato inserendo il rametto di una varietà desiderata all’interno di una incisione a forma di T su una pianta madre.
Innesto ad anello: si effettua inserendo il rametto di una varietà desiderata all’interno di un’incisione praticata intorno al tronco di una pianta madre.
Innesto a corona: consiste nell’inserire il rametto di una varietà desiderata intorno alla base del tronco di una pianta madre.
Innesto a gemma: si esegue inserendo il rametto di una varietà desiderata direttamente in una gemma aperta su una pianta madre.
È importante notare che gli innesti richiedono una certa abilità e conoscenza per essere effettuati con successo, e in generale sono consigliati solo ai coltivatori esperti.
Vediamo nel dettaglio gli innesti più utilizzati.

INNESTO A GEMMA
L’innesto a gemma sulla cannabis consiste nell’inserire un rametto di una varietà desiderata direttamente in una gemma aperta su una pianta madre.
Per effettuare l’innesto a gemma bisogna scegliere un rametto sano e vigoroso dalla varietà che si vuole innestare, e assicurarsi che abbia almeno 2-3 foglie e che sia lungo almeno 4-5 cm.
Poi si seleziona una gemma aperta sulla pianta madre, che sono quelle che hanno cominciato a sviluppare foglie ma non hanno ancora raggiunto la forma adulta. Rimuovere delicatamente le foglie dal rametto che si vuole innestare, lasciando solo la base delle foglie con i piccioli attaccati. Tagliare delicatamente la gemma aperta sulla pianta madre con un coltello affilato, creando un’incisione di circa 1 cm di lunghezza, a questo punto inserire delicatamente la base del rametto nell’incisione sulla gemma aperta, facendo attenzione a non danneggiare la pianta madre o il rametto. Legare delicatamente il rametto alla pianta madre con un nastro adesivo o un elastico, facendo attenzione a non stringere troppo.
A questo punto coprire l’innesto con un sacchetto di plastica trasparente per mantenere l’umidità e la protezione dalla luce solare diretta. E infine monitorare l’innesto regolarmente, per essere sicuri che le foglie del rametto si sviluppino bene e che la pianta madre non mostri segni di stress.
INNESTO MULTIPLO
Uno fra gli innesti più in auge tra i coltivatori di cannabis è l’innesto multiplo, un metodo avanzato di coltivazione utilizzato per migliorare le caratteristiche della pianta e aumentare la resa del raccolto. Questo tipo di innesto si effettua inserendo più di un rametto su una singola pianta madre, in modo da combinare le caratteristiche desiderate di più varietà in una sola pianta.
Innanzitutto, è importante scegliere la pianta madre adatta per l’innesto multiplo: deve essere sana, vigorosa e priva di malattie o parassiti. Inoltre, deve essere una varietà stabile e resistente alle condizioni climatiche locali.
Una volta scelta la pianta madre, è necessario selezionare i rametti che si desidera innestare. I rametti devono provenire da varietà diverse e devono essere sani, vigorosi e privi di malattie o parassiti. È importante scegliere rametti di dimensioni simili per garantire che tutti gli innesti abbiano le stesse possibilità di successo.
La procedura di innesto multiplo inizia con la preparazione delle incisioni a forma di T sulla pianta madre, effettuate con un coltello affilato e pulito in diverse zone. È importante evitare di tagliare troppo in profondità, in modo da non danneggiare la pianta.
Successivamente si preparano i rametti da innestare rimuovendo le foglie in eccesso, lasciando solo la base delle foglie con i piccioli attaccati, e si inseriscono i rametti nell’incisione sulla pianta madre, facendo attenzione a non danneggiare la pianta madre o i rametti.
Per fissare i rametti in posizione si utilizza un nastro adesivo o un elastico, da non stringere troppo, per non danneggiare i tessuti della pianta.
Una volta effettuati gli innesti, si copre la zona con un sacchetto di plastica trasparente per mantenere l’umidità e la protezione dalla luce solare diretta. La pianta madre deve essere posizionata in un luogo caldo e umido, con una buona illuminazione, in modo che i rametti possano attecchire e cominciare a crescere.

I PROCESSI FISIOLOGICI NEGLI INNESTI
Quando si effettua un innesto multiplo sulla cannabis i principali processi fisiologici che intervengono sono la cicatrizzazione delle incisioni e la fusione dei tessuti tra la pianta madre e i rametti innestati. Questi processi vanno assistiti dal breeder agevolandoli al meglio con la predisposizione del clima adatto, della luce e con appositi nutrimenti essenziali e specifici. Analizziamo nei dettagli tutti i processi chimici e fisici provocati degli innesti.
Cicatrizzazione delle incisioni
Dopo che le incisioni sono state effettuate sulla pianta madre, i tessuti danneggiati iniziano a guarire formando una crosta di cicatrice intorno all’innesto. Questo processo è essenziale per evitare la perdita di umidità e l’eventuale penetrazione di agenti patogeni nella pianta.
I tessuti danneggiati producono una sostanza chiamata callo che si accumula intorno all’innesto, formando una crosta di cicatrice. La crosta di cicatrice serve a proteggere la pianta dalla perdita di umidità e dall’ingresso di agenti patogeni.
Il processo di cicatrizzazione è regolato da una serie di ormoni vegetali come l’acido jasmonico, l’acido salicilico e l’etilene, che vengono prodotti in risposta al danno e agiscono come segnali di allarme per attivare la risposta di difesa della pianta.
Fusione dei tessuti
Una volta che la cicatrizzazione è completa i tessuti della pianta madre e dei rametti innestati iniziano a fondersi e a formare un’unica pianta. Questo processo è chiamato “accoppiamento” e avviene attraverso la produzione di enzimi da parte dei tessuti che aiutano a rompere le pareti cellulari e a farle fondere insieme.
Gli enzimi coinvolti nell’accoppiamento includono la poligalatturonasi (PG) e la pectinasi, che scompongono la pectina presente nelle pareti cellulari, e la cellulasi, che scompone la cellulosa.
La crescita del callo e l’accoppiamento sono regolati da una serie di ormoni vegetali come l’auxina e la citochinina. L’auxina, prodotta principalmente dalla zona apicale della pianta, è importante per la crescita del callo e l’accoppiamento. La citochinina, prodotta principalmente dalle radici, è importante per la regolazione della crescita e dello sviluppo della pianta.
Acclimatazione
I rametti innestati devono adattarsi alle condizioni ambientali della pianta madre, questo processo è chiamato acclimatazione e può richiedere alcune settimane. Durante questo periodo i rametti innestati continueranno a crescere e a svilupparsi fino a diventare una parte integrante della pianta madre.
Il processo di acclimatazione è regolato da una serie di fattori come la luce, la temperatura e l’umidità. Ad esempio, l’esposizione a un’elevata intensità di luce può causare lo stress fotosintetico nei rametti innestati, mentre una temperatura troppo bassa può rallentare la crescita.
Inoltre, durante questo periodo, la pianta madre continuerà a produrre ormoni come l’auxina e la citochinina per supportare la crescita e lo sviluppo dei rametti innestati.
NUTRIZIONE
Per supportare il processo di accoppiamento e acclimatazione, è importante fornire alla pianta madre e ai rametti innestati un’adeguata quantità di nutrienti essenziali, come azoto, fosforo e potassio.
L’azoto è essenziale per la crescita e lo sviluppo della pianta, poiché è un componente fondamentale delle proteine e degli acidi nucleici.
Il fosforo è importante per la formazione dei semi e per la trasmissione dell’energia all’interno della pianta.
Il potassio è importante per la resistenza alle malattie e alle condizioni climatiche avverse.
La carenza di questi nutrienti può causare stress alla pianta e compromettere la crescita e lo sviluppo dei rametti innestati.
In generale, è importante monitorare regolarmente la pianta per assicurarsi che gli innesti abbiano successo e che la pianta non mostri segni di stress e in caso di problemi intervenire tempestivamente.
Per quanto riguarda l’illuminazione, durante il processo di accoppiamento è importante fornire alla pianta una buona illuminazione per supportare la crescita e lo sviluppo dei rametti innestati. La pianta deve ricevere abbastanza luce per poter effettuare la fotosintesi e produrre energia per la crescita. Tuttavia, un’elevata intensità di luce può causare stress fotosintetico nei rametti innestati, quindi è importante trovare un equilibrio adatto.
Per quanto riguarda la temperatura, durante il processo di accoppiamento è importante mantenerla adatta per la pianta. La temperatura ideale per la cannabis varia a seconda della varietà, ma in generale la temperatura ideale per la maggior parte delle varietà di cannabis varia tra i 21 e i 26 gradi.
Una temperatura troppo bassa può rallentare la crescita, mentre una temperatura troppo elevata può causare stress termico e compromettere la crescita e lo sviluppo dei rametti innestati.
A cura di Groow